Assenze
Il testo è intenso. Sembra scritto da Philip Roth. Molto americano. Ma la riduzione operata dalla Campogalliani lo rende meno materialista e cinico. Ottima regia e scenografia che risultano molto unite a rappresentare la drammaticità. Francesca una fuoriclasse ma niente male anche la figlia e la nipote. Che meraviglia il teatro! Che bella la musica!
Non siamo abituati a questi temi. Gli americani sono più laici ma un po’meno portici. Sono però contenta di averlo conosciuto
Intensa e adatta a colonna sonora del testo