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DETTAGLI EVENTO
8 lug

Fantastico Shakespeare

Parco delle Bertone 8 luglio 2016 21:00

Regia di Maria Grazia Bettini

in collaborazione con Amici dei Musei

L’universo delle opere shakespeariane è popolato di personaggi che abitano ed agiscono su vari piani e dimensioni sospese. Esseri ed energie che nel sogno vivono di un interscambio continuo, riportandoci poi alla dinamica della ragione, che conosciamo come riferimento e luogo della cosiddetta razionalità e comunicazione. Nel luogo di riferimento viene così riportata, assimilata e riadattata ogni immagine ed esperienza vissuta nelle altre dimensioni mentali e fisiche. Per Shakespeare molte di queste esperienze avvengono nei boschi, nei giardini, quasi sempre in ore notturne.
Nella notte shakesperiana arriva di tutto... Alcune volte i luoghi sono interni o vicinanze di stanze e torri di castelli(il fantasma del padre di AMLETO), ma sempre nella notte, stato oscuro di abbandono, perdita di dimensione logica, con possibili spostamenti di tempo e di livelli. L’intreccio delle trame diviene volutamente difficoltoso da seguire, si intersecano vari piani dei racconti, che successivamente confluiranno e si chiariranno in vista del finale.
Commedia di ambiente boschivo, dove avvengono prodigi tra personaggi umani ed animali è IL SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE, scritta tra il 1595 e 1596. Una commedia fantastica e vivace, omaggio di Shakespeare all’innamoramento cieco e folle. La vita delle strade londinesi si mescola al mondo magico dei folletti in una storia romantica ed intricata, pare fosse stata ideata per festeggiare le nozze del maestro inglese. Un sogno senza fondo per dare la dimensione di un infinito universo interiore.
Nel dramma di MACBETH Shakespeare usa il sangue, il coltello o il pugnale come simboli, anche qui e’ la notte accompagnata da uno stato allucinatorio incalzante e folle che porta la coppia dei due assassini a scoprirsi, autodenunciandosi. Un mondo che si trasforma, che diviene un incubo, perdendo ogni possibile riferimento al quotidiano, scandito dalle tormentose, oscure predizioni delle tre streghe. Le streghe della predizione di Macbeth influenzeranno tutta l’opera, innalzandolo prima e portandolo alla perdizione poi.
Qualunque sapore abbiano, siano essi sogni od incubi, il loro sapore cambia ed abbraccia piani differenti.
Ne LA TEMPESTA, abbiamo la definizione contenutistica del significato del sogno, che interagisce con gli altri stati umani: Prospero: Noi siamo fatti della stessa sostanza materiale di cui sono fatti i sogni, e la nostra breve vita è ruotante nel sonno.
In Shakespeare il sogno diviene premonizione, indicazione da percorrere, rivelazione, sempre coinvolgimento completo, totalizzante. Il sogno sembra apparire il nostro riferimento reale, perché? Se dovessimo rispondere alla domanda: noi cosa siamo? Potremmo dire: noi siamo il sogno, cioè: siamo fatti della materia di cui son fatti i sogni, per dirla come Shakespeare ci indica nella sua opera testamentaria: La tempesta.

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