Logo
 
La dodicesima notte
  • DETTAGLI
  • LOCANDINA
  • CAST
  • CALENDARIO
  • RICONOSCIMENTI
  • RASSEGNA STAMPA
  • GALLERIA MULTIMEDIALE
  • FEEDBACK
di William Shakespeare

La dodicesima notte

ovvero
“QUEL CHE VOLETE”
Traduzione e riduzione teatrale di
Luigi Lunari
Regia di: Maria Grazia Bettini

LA STORIA

Una terribile tempesta fa naufragare la nave sulla quale viaggiano Viola e Sebastiano, due gemelli particolarmente uniti dalla prematura morte dei genitori. Raggiunte le coste dell’Illiria (una regione tra l’Italia orientale e la Macedonia), Viola, che si è salvata dal naufragio grazie all’aiuto del capitano della nave, travestita da ragazzo con il nome di Cesario, entra al servizio del Duca Orsino, di cui subito si innamora.
Orsino, che vive un amore sofferto e non ricambiato per la bella contessa Olivia, ben lontano dall’immaginare il travestimento del giovane paggio, lo fa subito suo confidente. Cesario viene utilizzato dal duca come messaggero delle sue pene d’amore e Olivia, conquistata dalla suadente voce e dalla grazia del giovane Cesario, se ne innamora. Nei vari incontri, voluti da Orsino per perorare la sua causa, Olivia ha modo di dichiarare il suo amore, che non sa essere impossibile, al giovane Cesario-Viola, che ovviamente la respinge.
L’improvvisa apparizione di Sebastiano, scampato anche lui al naufragio grazie ad Antonio, sancisce la soluzione finale: Olivia si promette a Sebastiano credendolo Cesario, infatti i due gemelli si somigliano come due gocce d’acqua, e Orsino, riconoscendo come sincero l’affetto del giovane Cesario, cioè di Viola, e cedendo alla sua forza amorosa, decide di farne la padrona del suo padrone, sposandola.
All’interno della vicenda Viola - Orsino - Olivia - Sebastiano si sviluppa un’altra storia: la burla di Sir Toby "Rutto", parente di Olivia, di Sir Andrew, (due ubriaconi, buontemponi, ospiti di Olivia), della cameriera di Olivia, Maria, e dell’amica Fabiana ai danni del povero Malvolio, maggiordomo di Olivia, moralista, borioso, supponente, che aspira segretamente alla mano della padrona. La burla consiste nel far credere a Malvolio,  con una lettera opportunamente concepita e fatta trovare sul suo cammino, che anche Olivia lo ama segretamente… Ovviamente viene preso dalla contessa per pazzo e, come tale, dai quattro rinchiuso in una stamberga al buio e li’ sbeffeggiato fino all’estremo limite.  C’è infine nella commedia un altro personaggio, Feste, il giullare buffone della contessa Olivia: egli è il Folle che tutto vede e tutti conosce nell’intimo, le cui melodie accompagnano, commentandolo, lo svolgersi degli avvenimenti e nelle cui parole ritroviamo la filosofica shakespeariana accettazione della realtà della vita.

 

NOTE DI REGIA

Metto in scena Shakespeare perché nel 2014 ricorre l’anniversario della sua nascita, il 1564, ma la scelta de La Dodicesima notte nasce dall’intenzione di proporre, tra tutte le commedie, quella che è parodia di altre commedie di Shakespeare e potrebbe per complessità e struttura rimanere l’ultima nella creazione.
I personaggi sono folli, senza saperlo, per questo il ritmo è frenetico. Il testo si muove continuamente sulle note della violenza, che però si sublima nella vena ironica del linguaggio shakespeariano.
L’ho immaginata senza tempo e luogo, come una ballata dell’autore, che nella commedia prende le vesti di Feste, il matto arguto e saggio, trasformato in un cantastorie alla fine del suo viaggio.
Ed ecco che costumi (così come le scene) non hanno epoca, ma presentano fogge vagamente classicheggianti con alcuni elementi che riconducono alla modernità; così pure la traduzione di Luigi Lunari propone un linguaggio moderno e attuale.
La commedia inizia proprio con il cantastorie Feste, che racconta di una tempesta, quasi collegandola a un’altra opera famosa La tempesta,  come se ci fosse un preludio della conclusione (quella dell’esperienza teatrale di Shakespeare).
Come tutte le ballate dei cantastorie, gli elementi scenici sono ridotti: un drappo che indica una vela, un giardino, una tenda, sedie di diverse epoche  che movimentano le azioni degli attori e un tavolo che diventa gabbia o assi della nave, così da lasciare spazio all’immaginazione degli spettatori.

Solitamente nella commedia le storie si risolvono in un cerchio che si chiude con il lieto fine, ma ne La Dodicesima notte lo schema classico di chiusura non è previsto: la fine è sospesa perché nulla si risolve, anche l’amore non trionfa sulla realtà nella quale, al contrario, le cose belle vivono accanto a quelle brutte, le crudeltà accanto ai buoni sentimenti, l’amore romantico insieme a quello irrisolto. Insomma nella realtà non tutto finisce bene e "quel che volete" è proprio quello che Shakespeare, nella sua ultima commedia, ci suggerisce di ricercare anche nella nostra vita.

 

Maria Grazia Bettini

 

Personaggi e interpreti

ORSINO duca di Illiria
DIEGO FUSARI
VIOLA/CESARIO
ALESSANDRA MATTIOLI
SEBASTIANO fratello di Viola
LUCA GENOVESI
FESTE buffone
MICHELE ROMUALDI
OLIVIA contessa d’Illiria
VALENTINA DURANTINI
MALVOLIO maggiordomo di Olivia
ADOLFO VAINI
SIR TOBIA zio di Olivia
GIANCARLO BRAGLIA
SIR ANDREA corteggiatore di Olivia
GILBERTO VALLE
MARIA cameriera di Olivia
MARTINA GINELLI
MADAMA FABIANA al servizio di Olivia
GIOVANNA BERTOLI
VALENTINO al seguito del Duca
ANDREA CODOGNATO
CURIO al seguito del Duca
ANDREA FRIGNANI
ANTONIO amico di Sebastiano
Sergio Negri
CAPITANO DELLA NAVE
DANIELE PIZZOLI
 

Realizzazione

Regia
Maria Grazia Bettini
Direttore di scena
LORENZA BECCHI
ANNALAURA MELOTTI
Scene
DIEGO FUSARI
DANIELE PIZZOLI
Costumi
FRANCESCA CAMPOGALLIANI
DIEGO FUSARI
Luci ed effetti speciali
GIORGIO CODOGNOLA
Scelte Musicali
NICOLA MARTINELLI
Musiche originali
MICHELE ROMUALDI
Tecnici luci e musiche
MASSIMILIANO FIORDALISO
MATTEO BERTONI
Realizzazione costumi
SARTORIA TEATRALE COSTAPEREIRA
Realizzazione scene
FALEGNAMERIA BUSOLI
 

Precedenti rappresentazioni

25 lug
  • 2019
  • 21:15
  • Cortile d’onore di Palazzo d’Arco
13 mag
  • 2017
  • 20:45
  • Teatro Comunale “Mauro Pagano” - Canneto sull’Oglio
24 nov
  • 2016
  • 21:00
  • AULA MAGNA “RITA LEVI MONTALCINI”
    via 29 maggio n. 4
    MIRANDOLA (MO)
13 ott
  • 2016
  • 21:00
  • Teatro Sociale
1 mar
  • 2014
  • 20:45
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
28 feb
  • 2014
  • 20:45
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
27 feb
  • 2014
  • 20:45
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
22 feb
  • 2014
  • 20:45
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
21 feb
  • 2014
  • 20:45
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
20 feb
  • 2014
  • 20:45
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
16 feb
  • 2014
  • 16:00
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
15 feb
  • 2014
  • 20:45
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
13 feb
  • 2014
  • 20:45
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
9 feb
  • 2014
  • 16:00
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
6 feb
  • 2014
  • 20:45
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
2 feb
  • 2014
  • 16:00
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
1 feb
  • 2014
  • 20:45
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
30 gen
  • 2014
  • 20:45
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
26 gen
  • 2014
  • 16:00
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
25 gen
  • 2014
  • 20:45
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
23 gen
  • 2014
  • 20:45
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
19 gen
  • 2014
  • 16:00
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
18 gen
  • 2014
  • 20:45
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
16 gen
  • 2014
  • 20:45
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
12 gen
  • 2014
  • 16:00
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
11 gen
  • 2014
  • 20:45
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
9 gen
  • 2014
  • 20:45
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
5 gen
  • 2014
  • 16:00
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
4 gen
  • 2014
  • 20:45
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
31 dic
  • 2013
  • 20:45
  • Teatrino di Palazzo d’Arco

Festival Nazionale del Teatro Amatoriale SIPARIO D’ORO

  • Rovereto (TN)
    Teatro Riccardo Zandonai
  • venerdì 13 marzo 2015
  • Il Sipario d’Oro 2015 ha festeggiato i suoi 34 anni di impegno culturale e artistico con otto spettacoli a Concorso che hanno rappresentato al meglio il Teatro amatoriale italiano e che sono stati proposti da altrettante Compagnie, selezionate tra le ottanta domande di partecipazione giunte da tutte le regioni del nostro Paese, vincitrici dei più importanti Festival nazionali.
Festival Nazionale del Teatro Amatoriale SIPARIO D’ORO

Premi e/o Riconoscimenti

Migliore interprete
Diego Fusari
MOTIVAZIONE:
«in questa interpretazione shakespeariana che spinge ogni personaggio a vivere la sua realtà con l’anima di chi crede che non si possa gustare appieno la vita, l’interpretazione di Diego Fusari del Conte Orsino riesce ad attraversare tale tempesta con un raro senso di equilibrio. Fusari piega l’iniziale interpretazione grottesca del Conte progressivamente a una recitazione più credibile, poetica, quasi naturalistica. Si realizza così, davanti ai nostri occhi, una gamma congiunta di espressioni che sono anche un bell’esercizio di virtuosismo».
Miglior interprete
Valentina Durantini
MOTIVAZIONE:
«una apparente semplicità nell’affrontare il personaggio di Olivia, semplicità che a volte sembra ingenuità, ma in realtà nasconde la furbizia e la determinazione del personaggio. Valentina Durantini esprime tutto questo con una grazia, un garbo, e una consapevolezza che riconsegna la Contessa ad una credibilità svincolata dallo stereotipo della finta ingenua».

FESTIVAL NAZIONALE DEL TEATRO BRILLANTE “LA TORRE CHE RIDE”

  • PORTO RECANATI (MC)
    ARENA BENIAMINO GIGLI
  • venerdì 4 luglio 2014

Premi e/o Riconoscimenti

Premio Migliore Allestimento Scenico
Accademia Teatrale Francesco Campogalliani

MOTIVAZIONE:
"Gli essenziali elementi di scena, i raffinati costumi, le luci e i suoni efficaci hanno dato al testo shakespeariano una cornice elegante e appropriata."

Premio Migliore Attore non Protagonista
Giancarlo Braglia (Sir Tobia)
MOTIVAZIONE:
"Caratterizza in modo brillante ed incisivo una figura eccentrica rispetto alla vicenda altrimenti patetica di amori non corrisposti."
la Voce di Mantova
mercoledì 24 luglio 2019

Logo La Voce di Mantova
 
EVENTI

Shakespeare a Palazzo D’Arco

24 Luglio 2019
 


Mantova Domani alle 21.15 si conclude la rassegna Sere d’Estate a Palazzo D’Arco con “La dodicesima notte” una delle più note e divertenti commedie di William Shakespeare allestita dall’Accademia Teatrale Campogalliani nel 2014 con la regia di Maria Grazia Bettini. La scelta dell’opera nasce dall’intenzione di proporre, tra tutte le commedie, quella che è parodia di altre commedie di Shakespeare e potrebbe per complessità e struttura rimanere l’ultima nella creazione. I personaggi sono folli, senza saperlo, per questo il ritmo è frenetico. La commedia inizia proprio con il cantastorie Feste, che racconta di una tempesta, quasi collegandola a un’altra opera famosa, La tempesta, come se ci fosse un preludio della conclusione. Solitamente nella commedia le storie si risolvono in un cerchio che si chiude con il lieto fine, ma ne “La dodicesima notte” lo schema classico di chiusura non è previsto: la fine è sospesa perché nulla si risolve, anche l’amore non trionfa sulla realtà nella quale, al contrario, le cose belle vivono accanto a quelle brutte, le crudeltà accanto ai buoni sentimenti, l’amore romantico insieme a quello irrisolto. Insomma nella realtà non tutto finisce bene e “quel che volete” è proprio quello che Shakespeare, nella sua ultima commedia, ci suggerisce di ricercare anche nella nostra vita. Gli interpreti dello spettacolo sono Diego Fusari, Alessandra Mattioli, Luca Genovesi, Michele Romualdi, Valentina Durantini, Adolfo Vaini, Giancarlo Braglia, Gilberto Valle, Martina Ginelli, Giovanna Bertoli, Giulio Zaniboni, Andrea Frignani, Sergio Negri e Daniele Pizzoli. Le musiche originali delle canzoni sono state composte da Michele Romualdi, mentre la direzione scenica è di Lorenza Becchi e Annalaura Melotti.

Gazzetta di Mantova
martedì 23 luglio 2019

Logo Gazzetta di Mantova
 

MANTOVA - Tempo-Libero

C’è “La dodicesima notte”: la Campogalliani in scena col tributo a Shakespeare

 


Martedì 23 luglio alle 21.15 nel Cortile d’Onore di Palazzo d’Arco la commedia brillante per la regia di Maria Grazia Bettini

MANTOVA. Giovedì 25 luglio alle 21,15 si conclude la rassegna Sere d’Estate a Palazzo D’Arco con “La dodicesima notte” una delle più note e divertenti commedie di William Shakespeare allestita dall’Accademia Teatrale Campogalliani nel 2014 con la regia di Maria Grazia Bettini.

La scelta de “La dodicesima notte” nasce dall’intenzione di proporre, tra tutte le commedie, quella che è parodia di altre pièce di Shakespeare «e potrebbe - come evidenziano gli organizzatori - per complessità e struttura rimanere l’ultima nella creazione. I personaggi sono folli, senza saperlo, per questo il ritmo è frenetico. Il testo si muove continuamente sulle note della violenza, che però si sublima nella vena ironica del linguaggio shakespeariano. La regia l’ha immaginata senza tempo e luogo, come una ballata dell’autore, che nella commedia prende le vesti di Feste, il matto arguto e saggio, trasformato in un cantastorie alla fine del suo viaggio».


Gli interpreti dello spettacolo sono: Diego Fusari, Alessandra Mattioli, Luca Genovesi, Michele Romualdi, Valentina Durantini, Adolfo Vaini, Giancarlo Braglia, Gilberto Valle, Martina Ginelli, Giovanna Bertoli, Giulio Zaniboni, Andrea Frignani, Sergio Negri e Daniele Pizzoli. I posti non sono numerati e i biglietti verranno messi in vendita domani sera a partire dalle 20. In caso di pioggia, lo spettacolo sarà rimandato alla sera successiva. E’ inoltre possibile partecipare alla visita alla mostra Lo spirito delle cose. Argenti e preziosi dei conti d’Arco con biglietto di ingresso ridotto del 50% dalle 20,30 (solo per 25 partecipanti) previo prenotazione al museo chiamando il numero 0376/322242 (è necessario arrivare alle 20 circa a Palazzo d’Arco).

la Voce di Mantova
martedì 30 maggio 2017
Logo la Voce di Mantova
 

Shakespeare al Pagano

APPLAUSI PER LA DODICESIMA NOTTE A CANNETO



 
CANNETO SULL’OGLIO La “Stagione Teatrale 800 anni” del comunale “Mauro Pagano” ideata dall’amministrazione comunale del sindaco Raffaella Zecchina per celebrare l’anniversario della riedificazione del borgo di Canneto avvenuta nel 1217, ha proposto l’ultimo spettacolo prima della pausa estiva con “La Dodicesima Notte” di William Shakespeare. Sul palco del teatro cannetese l’Accademia Teatrale “Francesco Campogalliani” della città di Mantova che ha presentato la commedia per la traduzione e la riduzione di Luigi Lunari e con la regia di Maria Grazia Bettini. Ambientata nell’antica regione balcanica dell’Illiria la commedia, che dal 1600 ha riscosso grande successo in tutte le epoche, racconta una storia di amori e inganni, nella quale i gemelli Viola e Sebastian, a seguito di un naufragio, si trovano a conoscere il Duca Orsino e la dama Olivia. Orsino ama Olivia che ne ignora la corte, ma quando si trova davanti al messaggero di Orsino – la giovane Viola che dopo la perdita del fratello si è camuffata da uomo per entrare al servizio del Duca - se ne innamora, scatenando una serie di eventi e imprevisti che conducono al lieto fine. Una sottotrama vede, inoltre, protagonisti i personaggi che popolano la corte di Olivia: il giullare Feste, il maggiordomo Malvolio, la cameriera Maria, lo zio Sir Toby, il servo Fabian e Sir Andrew. Malvolio viene beffato dagli altri cinque che, falsificando una lettera, gli fanno credere di essere oggetto di attenzioni da parte della padrona Olivia. Particolarmente applauditi dal pubblico presente Diego Fusari nel ruolo di Orsino duca di Illiria, Alessandra Mattioli in quelli di Viola e Cesario, Valentina Durantini nel ruolo di Olivia contessa d’Illiria, Michele Romualdi nei panni di Feste il buffone, Adolfo Vaini che ha interpretato Malvolio il maggiordomo di Olivia e Giancarlo Braglia nel ruolo di Sir Tobia zio di Olivia.

Paolo Zordan

la Cittadella
mercoledì 12 ottobre 2016
Logo la Cittadella
 


Shakespeare riletto dall’Accademia Campogalliani al Sociale


La rassegna “I grandi classici” prosegue con “La dodicesima notte” nella riduzione teatrale di Luigi Lunari


12/10/2016
di Maria Luisa Abate

Il grandissimo Luigi Lunari è l’autore della traduzione e riduzione teatrale cui fa riferimento l’Accademia “Francesco Campogalliani”, nella serata di giovedì 13 ottobre alle ore 21 al Teatro Sociale: “La dodicesima notte” ovvero “Quel che volete”.

Una terribile tempesta fa naufragare la nave sulla quale viaggiano Viola e Sebastiano, due gemelli particolarmente uniti dalla prematura morte dei genitori. Raggiunte le coste dell’Illiria (una regione tra l’Italia orientale e la Macedonia), Viola, che si è salvata dal naufragio grazie all’aiuto del capitano della nave, travestita da ragazzo con il nome di Cesario, entra al servizio del Duca Orsino, di cui subito si innamora. Orsino, che vive un amore sofferto e non ricambiato per la bella contessa Olivia, ben lontano dall’immaginare il travestimento del giovane paggio, lo fa subito suo confidente.

Cesario viene utilizzato dal duca come messaggero delle sue pene d’amore e Olivia, conquistata dalla suadente voce e dalla grazia del giovane Cesario, se ne innamora. Nei vari incontri, voluti da Orsino per perorare la sua causa, Olivia ha modo di dichiarare il suo amore, che non sa essere impossibile, al giovane Cesario-Viola, che ovviamente la respinge. L’improvvisa apparizione di Sebastiano, scampato anche lui al naufragio grazie ad Antonio, sancisce la soluzione finale: Olivia si promette a Sebastiano credendolo Cesario, infatti i due gemelli si somigliano come due gocce d’acqua, e Orsino, riconoscendo come sincero l’affetto del giovane Cesario, cioè di Viola, e cedendo alla sua forza amorosa, decide di farne la padrona del suo padrone, sposandola.

All’interno della vicenda Viola - Orsino - Olivia - Sebastiano si sviluppa un’altra storia: la burla di Sir Toby "Rutto", parente di Olivia, di Sir Andrew, (due ubriaconi, buontemponi, ospiti di Olivia), della cameriera di Olivia, Maria, e dell’amica Fabiana ai danni del povero Malvolio, maggiordomo di Olivia, moralista, borioso, supponente, che aspira segretamente alla mano della padrona. La burla consiste nel far credere a Malvolio, con una lettera opportunamente concepita e fatta trovare sul suo cammino, che anche Olivia lo ama segretamente. Ovviamente viene preso dalla contessa per pazzo e, come tale, dai quattro rinchiuso in una stamberga al buio e lì sbeffeggiato fino all’estremo limite. C’è infine nella commedia un altro personaggio, Feste, il giullare buffone della contessa Olivia: egli è il Folle che tutto vede e tutti conosce nell’intimo, le cui melodie accompagnano, commentandolo, lo svolgersi degli avvenimenti e nelle cui parole ritroviamo la filosofica shakespeariana accettazione della realtà della vita.

Note di regia, di Maria Grazia Bettini: «Metto in scena Shakespeare perché nel 2014 ricorre l’anniversario della sua nascita, il 1564, ma la scelta de “La Dodicesima notte” nasce dall’intenzione di proporre, tra tutte le commedie, quella che è parodia di altre commedie di Shakespeare e potrebbe per complessità e struttura rimanere l’ultima nella creazione. I personaggi sono folli, senza saperlo, per questo il ritmo è frenetico. Il testo si muove continuamente sulle note della violenza, che però si sublima nella vena ironica del linguaggio shakespeariano.

L’ho immaginata senza tempo e luogo, come una ballata dell’autore, che nella commedia prende le vesti di Feste, il matto arguto e saggio, trasformato in un cantastorie alla fine del suo viaggio. Ed ecco che i costumi (così come le scene) non hanno epoca, ma presentano fogge vagamente classicheggianti con alcuni elementi che riconducono alla modernità; così pure la traduzione di Luigi Lunari propone un linguaggio moderno e attuale.

La commedia inizia proprio con il cantastorie Feste, che racconta di una tempesta, quasi collegandola a un’altra opera famosa “La tempesta”, come se ci fosse un preludio della conclusione (quella dell’esperienza teatrale di Shakespeare). Come tutte le ballate dei cantastorie, gli elementi scenici sono ridotti: un drappo che indica una vela, un giardino, una tenda, sedie di diverse epoche che movimentano le azioni degli attori e un tavolo che diventa gabbia o assi della nave, così da lasciare spazio all’immaginazione degli spettatori.

Solitamente nella commedia le storie si risolvono in un cerchio che si chiude con il lieto fine, ma ne “La Dodicesima notte” lo schema classico di chiusura non è previsto: la fine è sospesa perché nulla si risolve, anche l’amore non trionfa sulla realtà nella quale, al contrario, le cose belle vivono accanto a quelle brutte, le crudeltà accanto ai buoni sentimenti, l’amore romantico insieme a quello irrisolto. Insomma nella realtà non tutto finisce bene e “quel che volete” è proprio quello che Shakespeare, nella sua ultima commedia, ci suggerisce di ricercare anche nella nostra vita».

Personaggi e interpreti: Orsino, Duca di Illiria, Diego Fusari; Viola/Cesario, Alessandra Mattioli; Sebastiano, fratello di Viola, Luca Genovesi; Feste, buffone, Michele Romualdi; Olivia, contessa d’Illiria,Valentina Durantini; Malvolio, maggiordomo di Olivia, Adolfo Vaini; Sir Tobia, zio di Olivia; Giancarlo Braglia; Sir Andrea, corteggiatore di Olivia, Gilberto Valle; Maria, cameriera di Olivia, Martina Ginelli; Madama Fabiana, al servizio di Olivia, Annalaura Melotti; Valentino, al seguito del Duca, Andrea Codognato; Curio, al seguito del Duca, Andrea Frignani; Antonio, amico di Sebastiano, Salvatore Luzio; Capitano della nave, Daniele Pizzoli.

Gazzetta di Mantova
martedì 11 ottobre 2016
Logo Gazzetta di Mantova


La Campogalliani giovedì al Sociale con “La dodicesima notte”



Dopo il successo di Pigmalione, prosegue giovedì 13 ottobre alle 21 con La dodicesima notte di William Shakespeare al Teatro Sociale di Mantova, la stagione teatrale della Campogalliani che celebra il settantesimo anno di attività con un piccolo cartellone di opere di grandi autori classici. La Campogalliani ripropone sul palcoscenico una delle più frizzanti commedie di William Shakespeare, di cui ricorre, nel 2016 l’anniversario dei 400 anni dalla morte, tra tutte è considerata una parodia di altre commedie e potrebbe per complessità e struttura rimanere l’ultima nella creazione del grande drammaturgo inglese. Il titolo allude alla festa della dodicesima notte (corrispondente all’Epifania) chiamata in questo modo per il numero dei giorni che trascorrono dal Natale fino alla festività. Ambientata nell’antica regione balcanica dell’Illiria, racconta una storia di amori e inganni. Gli interpreti della commedia sono: Diego Fusari (il Duca Orsino), Alessandra Mattioli (Viola/Cesario), Luca Genovesi (Sebastiano), Michele Romualdi (Feste), Valentina Durantini (Olivia), Adolfo Vaini (Malvolio), Giancarlo Braglia (Sir Tobia), Gilberto Valle (Sir Andrea), Martina GInelli (Maria), Annalaura Melotti (Fabiana), Andrea Codognato (Valentino), Andrea Frignani (Curio), Salvatore Luzio . Le scenografie portano la firma di Diego Fusari a Daniele Pizzoli e sono state realizzate da laboratorio Busoli, i costumi di Francesca Campogalliani e Diego Fusari e confezionati dalla sartoria Costapereira, la scelta musicale è stata curata da Nicola Martinelli, le luci da Giorgio Codognola, la direzione di scena è di Lorenza Becchi. Le prenotazioni sono già aperte alla biglietteria del Sociale: oggi e giovedì dalle 10.30 alle 12.30, mercoledì e venerdì dalle 17 alle 19 (tel. 0376 1974836) oppure on-line dal sito: www.teatrosocialemantova.it.

 

SCENA - Notizie U.I.L.T. n. 76
martedì 1 aprile 2014
Logo SCENA SCENA - Notizie U.I.L.T. n. 76
 

LA DODICESIMA NOTTE


Un grande evento teatrale quello che ha inaugurato il nuovo anno al Teatrino di Palazzo D’Arco di Mantova: l’ACCADEMIA TEATRALE “FRANCESCO CAMPOGALLIANI” ha presentato “La dodicesima notte”, una delle più frizzanti commedie di William Shakespeare, di cui ricorre, nel 2014, l’anniversario dei 450 anni dalla nascita, nella traduzione e riduzione di Luigi Lunari.
“La dodicesima notte o Quel che volete” (in inglese: Twelfth Night, or What You Will) è una commedia scritta da William Shakespeare tra il 1599 e il 1601. Il titolo allude alla festa della dodicesima notte (corrispondente all’Epifania) chiamata in questo modo per il numero dei giorni che trascorrono dal Natale fino alla festività. Fu rappresentata con certezza il 2 febbraio 1602 al Middle Temple Hall ed è stato ipotizzato che la prima assoluta sia avvenuta l’anno precedente, proprio il giorno dell’Epifania. Le sue origini letterarie derivano da “Gl’ingannati”, commedia allestita a Siena dall’Accademia degli Intronati nel 1531.
Ambientata nell’antica regione balcanica dell’Illiria, racconta una storia di amori e inganni, nella quale i gemelli Viola e Sebastiano, a seguito di un naufragio, si trovano a conoscere il duca Orsino e la dama Olivia. Orsino ama Olivia che ne ignora la corte, ma quando si trova davanti al messaggero di Orsino (la giovane Viola che dopo la perdita del fratello si è camuffata da uomo per entrare al servizio del Duca), se ne innamora, scatenando una serie di eventi e imprevisti che condurranno al lieto fine.
Una sottotrama, importante ai fini dello svolgimento della trama, vede protagonisti i personaggi che popolano la corte di Olivia: il giullare Feste, il maggiordomo Malvolio, la cameriera Maria, lo zio Sir Toby, la serva Fabiana e Sir Andrew Aguecheek. Il maggiordomo Malvolio viene beffato dagli altri cinque che, falsificando una lettera, gli fanno credere di essere oggetto di attenzioni da parte della padrona Olivia.
Seppure il drammaturgo ormai ricorra sempre più spesso a toni scuri e tragici, mischiando i generi, l’intento giocoso anche nella scelta dei titoli suggerisce la volontà di presentare lo spettacolo come una occasione di intrattenimento, tramite il trucco teatrale del travestimento e dell’inganno, e soprattutto venendo incontro alle aspettative dello spettatore: ciò che verrà rappresentato non ha un vero e proprio titolo, ma è quel che volete, come vi piace.
La scelta di un tema legato a travestimenti, scambi di persone e inganni è certamente condizionato dal successo, che già era stato sperimentato, del duplice travestimento di un giovane attore nei panni di una giovane donna, la quale a sua volta è mascherata da uomo. I personaggi femminili, interpretati da giovinetti, creavano così un gioco ambiguo, confondendo la realtà e la rappresentazione. Tutti i personaggi sono folli, senza saperlo, per questo il ritmo è frenetico. Ha le atmosfere tipiche dei saturnali, legati alle celebrazioni religiose dell’Epifania, ma a questa festa non si fa mai nessun riferimento. Il testo si muove, invece, continuamente sulle note della violenza, che però si sublima nella vena ironica del linguaggio shakespeariano.
La scelta registica di Maria Grazia Bettini ambienta la vicenda immaginandola senza tempo e luogo, come una ballata dell’autore, di conseguenza anche costumi e scene non hanno epoca e la traduzione di Luigi Lunari propone un linguaggio moderno e attuale. Il cast è costituito da: Alessandra Mattioli, Valentina Durantini, Martina Ginelli, Giovanna Bertoli, Diego Fusari, Andrea Codognato, Andrea Frignani, Giancarlo Braglia, Claudio Madoglio, Adolfo Vaini, Michele Romualdi, Salvatore Luzio, Luca Genovesi ed Ettore Spagna.
Le scene sono state ideate da Diego Fusari e Daniele Pizzoli e realizzate da Falegnameria Busoli; i costumi, invece, da Francesca Campogalliani e Diego Fusari, e realizzati da Sartoria teatrale Costapereira. Le luci e gli effetti speciali sono stati curati da Giorgio Codognola. Le scelte musicali sono di Nicola Martinelli, mentre le musiche originali sono di Michele Romualdi. Tecnici luci e musiche sono Massimiliano Fiordaliso, Matteo Bertoni ed Ermanno Balestrieri. La direzione scenica è stata curata da Lorenza Becchi e Annalaura Melotti.

ACCADEMIA “FRANCESCO CAMPOGALLIANI”
Teatrino di Palazzo D’Arco
Piazza D’Arco, 2 - 46100 Mantova
info@teatro-campogalliani.it
www.teatro-campogalliani.it


L’Accademia “Francesco Campogalliani di Mantova in La dodicesima notte L’Accademia “Francesco Campogalliani di Mantova in La dodicesima notte

Galleria immagini

  • Ecco alcune immagini scattate durante alcune rappresentazioni della commedia presso il Teatrino di Palazzo d’Arco.
Presentazione Immagini

Indice di soddisfazione dei nostri Spettatori

91%
“ECCELLENTE”

Sulla base di 2 recensioni da parte dei nostri Spettatori

Rating medio degli aspetti valutati

TESTO
100%
SCENOGRAFIA
80%
COLONNA SONORA
80%
COSTUMI
90%
AMBIENTAZIONE
90%
INTERPRETAZIONE
100%
REGIA
100%

Feedback pervenuti

94%
anonimo 50-59 anni
14/10/2016 12:05:12 (3130 giorni fa)

Bravissimi e stupendamente "coinvolgenti" tutti gli interpreti.

Valutazioni di dettaglio

TESTO

SCENOGRAFIA

COLONNA SONORA

COSTUMI

AMBIENTAZIONE

INTERPRETAZIONE

REGIA

88%
anonimo 50-59 anni
14/10/2016 12:01:13 (3130 giorni fa)

Ottimo spettacolo con interpreti all’altezza. Come sempre grande compagnia Campogalliani

Valutazioni di dettaglio

TESTO

Buona trasposizione

SCENOGRAFIA

Essenziale ma azzeccata

COLONNA SONORA

COSTUMI

AMBIENTAZIONE

INTERPRETAZIONE

Un grande Fusari ma anche le interpreti femminili non sono state da meno

REGIA

Come sempre validissima

Esprimi le tue valutazioni