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Anche i bambini hanno memoria
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Anche i bambini hanno memoria

in occasione della Giornata della Memoria
Regia di: Maria Grazia Bettini - Nicola Martinelli - Marina Alberini

NOTE DI REGIA

Il 27 gennaio si celebra una ricorrenza internazionale per commemorare le vittime della Shoah. In questa occasione la Campogalliani vuole dare voce ai bambini che sono sopravvissuti alle deportazioni e ai campi di sterminio, facendo raccontare le loro storie.

Ecco allora le testimonianze di Tobias, Emerich, Livia, Ruth, Luigi e Liliana, bambini e ragazzi polacchi, tedeschi e italiani, raccontate dai giovani allievi della Scuola di Teatro Campogalliani.

E poi un brano drammatizzato: un esempio di solidarietà e coraggio raccontato e recitato da attori e allievi della compagnia, I ragazzi ebrei di Villa Emma di Nonantola (MO).

Subito dopo l’occupazione tedesca della provincia di Modena, semplici cittadini, religiosi e antifascisti sono impegnati a mettere in salvo prigionieri anglo-americani fuggiti dai campi di prigionia di Modena e Fossoli, soldati sfuggiti alla cattura e all’internamento in Germania, renitenti alla leva, e poi famiglie di ebrei destinate alla deportazione nei campi di sterminio.

Una delle esperienze più significative è quella del salvataggio di una settantina di ragazzi ebrei provenienti dalla Germania e dalla Jugoslavia, restano ospitati per un anno a Villa Emma di Nonantola. Dopo l’8 settembre, grazie all’impegno di don Arrigo Beccari e del medico Giuseppe Moreali, vengono nascosti nel Seminario di Nonantola e presso famiglie di contadini e, nel giro di qualche settimana, a piccoli gruppi, tutti i ragazzi sono posti in salvo in Svizzera.

Lo spettacolo si avvale della collaborazione della Nuova Scuola di Musica, che suonerà musiche ebraiche dal vivo sul palco.

Personaggi e interpreti

TESTIMONIANZE

Lettrici
LOREDANA SARTORELLO
TIZIANA CASONI
Tobias
GIACOMO FINCATO
SIMONE CANTARELLI
Emerich
RICCARDO SACCHETTI
EMANUELE SAVOIA
Livia
ALICE SACCHETTI
FRANCESCA SAVOIA
Ruth Weber
ARIANNA CANTARELLI
Liliana Segre
GIORGIA MARIOTTO
TIZIANA CASONI
 

I RAGAZZI EBREI DI VILLA EMMA DI NONANTOLA

Lettera iniziale e poesia finale
FRANCESCA CAMPOGALLIANI
Lettrice
GABRIELLA PEZZOLI
Indig
DAVIDE CANTARELLI
Generale
ADOLFO VAINI
Geppe
EMANUELE SAVOIA
Don Pelati
GIOVANNI RODELLI
Cicibù
GIANCARLO SANTARELLO
Disma
MATTIA MORSELLI
Sigi
ELIDE MAZZONI
Jacob / Dan
MICHELE GOLLINI
Shoshana
ARIANNA CANTARELLI
Haviva
MADDALENA CANTARELLI
Shulamit
TALIA SAVOLDO
 

Realizzazione

Regia
Maria Grazia Bettini - Nicola Martinelli - Marina Alberini
Musiche dal vivo
NUOVA SCUOLA DI MUSICA
Tommaso Consoli (chitarra)
Irene Zenari (violino)
Kevin Frasson (arpa)
Michele Braghini (viola)
Roberto Marullo (fisarmonica)
Studio luci
SIMONE ZUNINO
MAX FIORDALISO
Tecnico musiche e diapo
NICOLA MARTINELLI
Studio grafico
MICHELE ROMUALDI
FABIO NARDI
Costumi
FRANCESCA CAMPOGALLIANI
 

Precedenti rappresentazioni

27 gen
  • 2022
  • 20:45
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
26 gen
  • 2022
  • 20:45
  • Teatrino di Palazzo d’Arco
MantovaUNO
martedì 25 gennaio 2022

Martedì, 25 gennaio 2022

 


 

di redazione

Giornata della Memoria: la Campogalliani dà voce ai bambini per raccontare la Shoah

 

 

MANTOVA – Uno spettacolo che, assolutamente fedele alla mission del Giorno della Memoria, e quindi non dimenticare gli orrori e le vittime della Shoah, ma tramandarli soprattutto alle giovani generazioni, è portato in scena proprio dai bambini.
Saranno infatti una decina gli allievi, dagli 8 ai 13 anni, della Scuola di teatro “Campogalliani” che domani e giovedì sera, alle ore 20,45, saliranno sul palco del teatrino D’Arco per portare in scena “Anche i bambini hanno memoria”, lo spettacolo che l’Accademia ha preparato in occasione della ricorrenza del 27 gennaio.
In questa occasione la Campogalliani vuole dare voce ai bambini che sono sopravvissuti alle deportazioni e ai campi di sterminio, facendo raccontare le loro storie. Ecco allora le testimonianze di Tobias, Emerich, Livia, Ruth, Luigi e Liliana, bambini e ragazzi polacchi, tedeschi e italiani, raccontate dai giovani attori.
E poi un brano drammatizzato: un esempio di solidarietà e coraggio raccontato e recitato da attori e allievi della compagnia, “I ragazzi ebrei di Villa Emma di Nonantola” in provincia di Modena.
Subito dopo l’occupazione tedesca semplici cittadini, religiosi e antifascisti sono impegnati a mettere in salvo prigionieri anglo-americani fuggiti dai campi di prigionia di Modena e Fossoli, soldati sfuggiti alla cattura e all’internamento in Germania, renitenti alla leva, e poi famiglie di ebrei destinate alla deportazione nei campi di sterminio.
Una delle esperienze più significative è quella del salvataggio di una settantina di ragazzi ebrei provenienti dalla Germania e dalla Jugoslavia, restano ospitati per un anno a Villa Emma di Nonantola. Dopo l’8 settembre, grazie all’impegno di don Arrigo Beccari e del medico Giuseppe Moreali, vengono nascosti nel Seminario di Nonantola e presso famiglie di contadini e, nel giro di qualche settimana, a piccoli gruppi, tutti i ragazzi sono posti in salvo in Svizzera.
“Lo spettacolo prende spunto per quanto riguarda la prima parte da un discorso fatto dallo storico Frediano Sessi su Luigi Ferri” spiega la regista nonchè direttore artistico della Campogalliani Maria Grazia Bettini.
Luigi, bambino nato in una famiglia mista ebraico-cattolica di origine Fiumana, in quanto battezzato, non viene colpito dalle legge razziali. Dopo la morte del padre vive a Roma con la mamma ma nella primavera del’44 si trova a Fiume dalla nonna paterna per sfuggire ai bombardamenti sulla capitale. Li i due vengono catturati dai tedeschi, Luigi però in quanto “ariano” non è sugli elenchi di coloro che devono essere deportati ma lui, insiste nel voler restare assieme alla nonna ed è così con lei deportato nel campo di concentramento di Auschiwitz. E’ uno dei pochi bambini sopravvissuti ai campi di sterminio. È stato anche uno dei primi testimoni nell’aprile 1945 a parlare dell’esistenza delle camere a gas a Birkenau, in una deposizione ufficiale di fronte ad uno dei primi tribunali internazionali d’inchiesta.
La seconda parte dello spettacolo è dedicata invece alla struggente storia dei 73 ragazzi di Villa Emma, salvi grazie agli abitanti di Nonantola.
Lo spettacolo, già esaurito in entrambe le serate, si avvale della collaborazione della Nuova Scuola di Musica, che suonerà musiche ebraiche dal vivo sul palco. Durante la serata saranno anche proiettati di disegni sull’Olocausto visto dai bambini.

 

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