Qualcuna riluce e si salva. Matilde di Canossa perché detenne il potere, Isabella d’Este perché incarnò la cultura, Giovanna d’Arco in quanto testimone della memoria, ad esempio. Ma la maggior parte di loro patirono, subirono e anche morirono perché donne: Agnese, Margherita, l’altra Margherita, Giuditta, Marinella…
In cinque quadri Stefano Scansani ci accompagna in un passato/presente spesso inedito, frequentemente sconcertante, messo all’angolo da una narrazione troppo maschile oppure – qui a Mantova – eccessivamente edulcorata da rinascimento, splendidezze, meraviglie e altre retoriche dominanti. Ecco perché “Donne, la storia si ripete” spalanca un sipario.
Ad accompagnare il viaggio di Scansani le letture di documenti e passi letterari da parte di Francesca Campogalliani, e i commenti musicali degli studenti del Conservatorio “Campiani” Tommaso Consoli (chitarra), Mariapia Scalari (violino), Kevin Frasson (arpa) che eseguiranno:
1) John Dowland (1563 - 1626) - An unnamed piece (arpa)
2) Anonimo (XVI secolo) - Il Ballo di Mantova (adattamento per violino e chitarra di Tommaso Consoli)
3) John Dowland - Queen Elizabeth’s Galliard (arpa)
4) Abraham Goldfaden (1840 – 1908) - Rozhinkes mit mandeln (Uva passa con mandorle), da Sulamis (adattamento per violino e chitarra di Tommaso Consoli)
5) Fabrizio De André (1940 – 1999) - La canzone di Marinella (1964) (adattamento per violino e chitarra di Tommaso Consoli)
5 bis) Félix Godefroid (1818 - 1897) - Etude de Concert (arpa)
L’evento aveva debuttato nell’auditorium del Conservatorio il 28 marzo scorso su iniziativa del questore Giannina Roatta, in collaborazione con il Comune di Mantova
SABATO 15 aprile 2023
MANTOVA - Tempo-Libero
CON LA CAMPOGALLIANI
Qualcuna riluce e si salva. Nel Medioevo Matilde di Canossa perché era doona di potere. Nel Rinascimento Isabella d’Este perché, oltre che di potere, era donna di la cultura. Nel Novecento la marchesa Giovanna d’Arco, signora dell’omonimo palazzo nell’omonima piazza di Mantova, con teatrino nelle ex scuderie. Ma gli esempi feici sono pochini. La maggior parte delle donne ebbero una vita grama, e non poche la persero: da Agnese Visconti coniugata Gonzaga a Marinella di De André che volò sopra una stella.
Al Teatrino d’Arco sabato 22 aprile alle 21 in cinque quadri (sì, proprio dipinti) Stefano Scansani accompagnerà il pubblico in un passato/presente spesso inedito e sconcertante, incantonato cioè messo all’angolo da uno storytelling di regola maschile o – a Mantova – addolcito da retoriche pararinascimentali immerse in un’età dell’oro mai esistita.
Ecco perché “Donne, la storia si ripete”, titolo dello spettacolo, tenendosi alla larga da storiografie trite e ritrite, spalanca un sipario che manda al macero secoli di enfasi gonzaghesca. Ad accompagnare il viaggio del giornalista e scrittore, Francesca Campogalliani e Gabriella Pezzoli leggeranno documenti e passi letterari. Commenti musicali degli studenti del Conservatorio “Campiani” Tommaso Consoli (chitarra), Mariapia Scalari (violino), Kevin Frasson (arpa).
L’evento aveva debuttato nell’auditorium del Conservatorio il 28 marzo, promosso dal questore Giannina Roatta, in collaborazione con il Comune di Mantova - viene replicato su iniziativa dell’Accademia Teatrale Campogalliani.
La partecipazione alla serata del 22 aprile è gratuita, ma è necessario prenotare i posti (disponibili sino al loro esaurimento) inviando mail a biglietteria@teatro-campogalliani.it o presso la biglietteria del Teatrino, a Mantova in Piazza d’Arco, oggi e giovedì e venerdì prossimi dalle 17:30 alle 19 e sabato 22 aprile dalle 17.30 all’inizio dello spettacolo.
In attesa dei quadri di Scansani, domani sera alle 21 al Teatrino andrà in scena “Questa di Marinella. Diritti delle donne, una storia vera di verità negate”, performance teatrale musicale si Senzatrucco Ensemble: Anna Bianchi e Roberta Vesentini attrici dell’Accademia Campogalliani, Marco Remondini al sax e violoncello, Stefano Boccafoglia voce e tastiere.
L’ingresso è gratuito, ma è consiglia la prenotazione che si può effettuare direttamente alla biglietteria del Teatrino oggi dalle 17:30 alle 19 e domani fino all’inizio dello spettacolo o telefonando al numero 375 7384473 o inviando una mail al seguente indirizzo biglietteria@teatro-campogalliani.it. —
Gilberto Scuderi