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RASSEGNA STAMPA
Testata: SCENA - Notizie U.I.L.T. n. 76
Data: 01/04/2014
Articolo riferito allo spettacolo: 
La dodicesima notte
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LA DODICESIMA NOTTE


Un grande evento teatrale quello che ha inaugurato il nuovo anno al Teatrino di Palazzo D’Arco di Mantova: l’ACCADEMIA TEATRALE “FRANCESCO CAMPOGALLIANI” ha presentato “La dodicesima notte”, una delle più frizzanti commedie di William Shakespeare, di cui ricorre, nel 2014, l’anniversario dei 450 anni dalla nascita, nella traduzione e riduzione di Luigi Lunari.
“La dodicesima notte o Quel che volete” (in inglese: Twelfth Night, or What You Will) è una commedia scritta da William Shakespeare tra il 1599 e il 1601. Il titolo allude alla festa della dodicesima notte (corrispondente all’Epifania) chiamata in questo modo per il numero dei giorni che trascorrono dal Natale fino alla festività. Fu rappresentata con certezza il 2 febbraio 1602 al Middle Temple Hall ed è stato ipotizzato che la prima assoluta sia avvenuta l’anno precedente, proprio il giorno dell’Epifania. Le sue origini letterarie derivano da “Gl’ingannati”, commedia allestita a Siena dall’Accademia degli Intronati nel 1531.
Ambientata nell’antica regione balcanica dell’Illiria, racconta una storia di amori e inganni, nella quale i gemelli Viola e Sebastiano, a seguito di un naufragio, si trovano a conoscere il duca Orsino e la dama Olivia. Orsino ama Olivia che ne ignora la corte, ma quando si trova davanti al messaggero di Orsino (la giovane Viola che dopo la perdita del fratello si è camuffata da uomo per entrare al servizio del Duca), se ne innamora, scatenando una serie di eventi e imprevisti che condurranno al lieto fine.
Una sottotrama, importante ai fini dello svolgimento della trama, vede protagonisti i personaggi che popolano la corte di Olivia: il giullare Feste, il maggiordomo Malvolio, la cameriera Maria, lo zio Sir Toby, la serva Fabiana e Sir Andrew Aguecheek. Il maggiordomo Malvolio viene beffato dagli altri cinque che, falsificando una lettera, gli fanno credere di essere oggetto di attenzioni da parte della padrona Olivia.
Seppure il drammaturgo ormai ricorra sempre più spesso a toni scuri e tragici, mischiando i generi, l’intento giocoso anche nella scelta dei titoli suggerisce la volontà di presentare lo spettacolo come una occasione di intrattenimento, tramite il trucco teatrale del travestimento e dell’inganno, e soprattutto venendo incontro alle aspettative dello spettatore: ciò che verrà rappresentato non ha un vero e proprio titolo, ma è quel che volete, come vi piace.
La scelta di un tema legato a travestimenti, scambi di persone e inganni è certamente condizionato dal successo, che già era stato sperimentato, del duplice travestimento di un giovane attore nei panni di una giovane donna, la quale a sua volta è mascherata da uomo. I personaggi femminili, interpretati da giovinetti, creavano così un gioco ambiguo, confondendo la realtà e la rappresentazione. Tutti i personaggi sono folli, senza saperlo, per questo il ritmo è frenetico. Ha le atmosfere tipiche dei saturnali, legati alle celebrazioni religiose dell’Epifania, ma a questa festa non si fa mai nessun riferimento. Il testo si muove, invece, continuamente sulle note della violenza, che però si sublima nella vena ironica del linguaggio shakespeariano.
La scelta registica di Maria Grazia Bettini ambienta la vicenda immaginandola senza tempo e luogo, come una ballata dell’autore, di conseguenza anche costumi e scene non hanno epoca e la traduzione di Luigi Lunari propone un linguaggio moderno e attuale. Il cast è costituito da: Alessandra Mattioli, Valentina Durantini, Martina Ginelli, Giovanna Bertoli, Diego Fusari, Andrea Codognato, Andrea Frignani, Giancarlo Braglia, Claudio Madoglio, Adolfo Vaini, Michele Romualdi, Salvatore Luzio, Luca Genovesi ed Ettore Spagna.
Le scene sono state ideate da Diego Fusari e Daniele Pizzoli e realizzate da Falegnameria Busoli; i costumi, invece, da Francesca Campogalliani e Diego Fusari, e realizzati da Sartoria teatrale Costapereira. Le luci e gli effetti speciali sono stati curati da Giorgio Codognola. Le scelte musicali sono di Nicola Martinelli, mentre le musiche originali sono di Michele Romualdi. Tecnici luci e musiche sono Massimiliano Fiordaliso, Matteo Bertoni ed Ermanno Balestrieri. La direzione scenica è stata curata da Lorenza Becchi e Annalaura Melotti.

ACCADEMIA “FRANCESCO CAMPOGALLIANI”
Teatrino di Palazzo D’Arco
Piazza D’Arco, 2 - 46100 Mantova
info@teatro-campogalliani.it
www.teatro-campogalliani.it


L’Accademia “Francesco Campogalliani di Mantova in La dodicesima notte L’Accademia “Francesco Campogalliani di Mantova in La dodicesima notte