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RASSEGNA STAMPA
Testata: SCENA - Notizie U.I.L.T. n. 70
Data: 01/12/2012
Articolo riferito allo spettacolo: 
Pigmalione
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STAGIONE TEATRALE 2012-2013


In un Teatrino di Palazzo D’Arco completamente rinnovato, la stagione dell’ACCADEMIA TEATRALE “FRANCESCO CAMPOGALLIANI” si apre con “Pigmalione” di George Bernard Shaw, per la regia di Maria Grazia Bettini, che sarà replicata dal 13 ottobre al 2 dicembre 2012. Shaw affronta qui i temi a lui cari dell’emancipazione femminile, della lotta di classe, della fonetica e del linguaggio, con una fioraia ambulante che viene trasformata in una signora dell’alta borghesia dal filologo che le insegna a parlare “bene”. Per la sua messa in scena la regista ha scelto il testo originale, magistralmente riadattato da Luigi Lunari, nel quale l’importanza della lingua come indicatore della diversità di classe viene tradotta in un linguaggio moderno e volgare utile a rappresentare con particolare efficacia il conflitto dialettico tra i personaggi appartenenti a ceti sociali diversi.
Il 15 ed il 16 dicembre la Campogalliani ospita la COMPAGNIA REGINA PACIS di Modena con “Natale in casa Cupiello” di Eduardo De Filippo, per la regia di Carlo Cammuso.
Lo spettacolo di fine anno (le repliche sono previste fino al 24 febbraio) vede l’esordio alla regia di Andrea Flora che metterà in scena due testi di Dario Fo: “I cadaveri si spediscono e le donne si spogliano” e “Non tutti i ladri vengono per nuocere”. Le due farse si avvalgono del classico gioco dell’equivoco con scambi di persona, assurde situazioni e imprevedibili ambiguità, attraverso un ritmo serrato di battute. Due storie apparentemente senza nulla in comune se non una stravagante e paradossale rappresentazione della realtà per mettere in ridicolo i difetti della cosiddetta “gente per bene”: un modo, appunto, per dileggiare il potere restituendo la dignità agli oppressi e per regalare tante risate e tanto divertimento.
In marzo, dal 2 al 24, viene ripreso uno spettacolo di grande successo di Giuliano Parenti, “Una vita da cani”, costituito da due atti unici “Pelone” e “Il Babau”, che portano la firma registica di Maria Grazia Bettini. Si tratta di un remake, a distanza di oltre quarant’anni dalla rappresentazione diretta da Aldo Signoretti, caratterizzato da un unico filo conduttore: il rapporto dell’uomo con il cane visto non come amico fedele e generoso, ma come animale che l’uomo stesso ha creato a sua immagine e somiglianza con vizi, difetti, manie, egoismi e passioni che nella finzione teatrale creano motivo di grande divertimento ma anche di riflessione ed amara autocritica.
Dal 5 al 14 aprile viene proposto lo spettacolo di fine anno accademico del secondo corso della Scuola di Teatro di Mantova dal titolo “Processo per l’ombra di un asino”, di Friedrich Dürrenmatt, per la regia di Raffaele Latagliata. Nella Grecia antica, un dentista affitta un asino per un intervento urgente fuori città ma nasce una disputa tra lui e l’asinaio perché il dentista si riposa all’ombra dell’asino, cosa questa non compresa nel prezzo per l’affitto dell’animale. La controversia arriva in tribunale ma l’intromissione di due avvocati la trasformeranno, in breve tempo, in un affare di stato dalle dimensioni inimmaginabili coinvolgendo sacerdoti, armaioli, pirati e molti altri. Elegante e ironico fino all’assurdo, Dürrenmatt tratta del passato per parlare al presente con una commedia esilarante.
Tre repliche (18, 20 e 21 aprile) per “Bibi e il re degli elefanti” dell’autrice mantovana Chiara Prezzavento, per la regia di Maria Grazia Bettini. I bambini si creano molto spesso dei compagni immaginari: amici fedeli e rassicuranti da cui ricevere appoggio, complicità e conforto. Il bisogno di queste “presenze” è ancora più acuto per un bambino che si sente derubato della sua infanzia e, forse, tradito dall’impotenza degli adulti di fronte al nemico invisibile chiamato malattia. Nel momento della sofferenza in Bogus e Giovanna – ovvero nel dialogo con se stessa – Bibi trova coraggio, speranza e principi: in una parola, cresce. Una storia piccina di paura, dolore, elefanti e pulzelle, speranza e bellezza.
L’attività dell’ACCADEMIA TEATRALE “FRANCESCO CAMPOGALLIANI” comprende, anche per questa stagione, dal 15 ottobre al 17 dicembre, I lunedì del D’Arco, una rassegna di letture dedicata agli anniversari del 2012, che hanno come protagonisti autori e personaggi storici diversi: Ionesco, a cura di Andrea Flora; Vincenzo I Gonzaga, a cura di Diego Fusari; Giovanna D’Arco, a cura di Diego Fusari; Brian Stocker, a cura di Maria Grazia Bettini; August Strindberg, a cura di Mario Zolin; Charles Dickens, a cura di Maria Grazia Bettini.

ACCADEMIA TEATRALE “FRANCESCO CAMPOGALLIANI”
Teatrino di Palazzo D’Arco
Piazza D’Arco, 2 - 46100 Mantova
tel. e fax 0376.325363
teatro.campogalliani@libero.it
www.teatro-campogalliani.it


L’ACCADEMIA TEATRALE “FRANCESCO CAMPOGALLIANI” in Rebecca, la prima miglie L’ACCADEMIA TEATRALE “FRANCESCO CAMPOGALLIANI” in Una vita da cani