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RASSEGNA STAMPA
Testata: Gazzetta di Mantova
Data: 07/04/2021
Articolo riferito alla: 
STAGIONE TEATRALE 2020 - 2021

MERCOLEDÌ, 7 APRILE 2021

 

MANTOVA - Tempo-Libero

TREMILA COLLEGAMENTI PER 124 SPETTACOLI


Campogalliani sempre più seguita
E nel weekend un doppio evento


Domenica le farse di Fo
 

PLa Campogalliani ringrazia sulla sua pagina Facebook tutti gli spettatori che stanno seguendo le proiezioni delle commedie tratte dal suo archivio. «Fino ad oggi - scrive la compagnia - 24 spettacoli e 3000 collegamenti! Il teatro vive anche in questo modo, in attesa della riapertura vera e propria».
E un doppio appuntamento gratuito con la Campogalliani è previsto su Zoom anche in questo weekend con due spettacoli alle 20.45.
Si parte sabato con Delitto e castigo di Fedor Dostoevskij. La riduzione teatrale è di Glauco Mari, la regia di Maria Grazia Bettini.
«C’è molto teatro in questo primo dei grandi romanzi che resero celebre all’estero il nome di Dostoevskij e che rimane il più noto e popolare ancora oggi - spiega Bettini nelle note di regia - Teatrali sono i grandi effetti che accompagnano una vicenda a sfondo poliziesco, ma soprattutto tali risultano essere i rapporti tra il giovane Raskolnikov, autore dell’omicidio di una vecchia usuraia (e, accidentalmente, anche della sorella di lei), e il giudice Porfiri. Ma ci sono riflessioni che sembrano una proiezione del nostro secolo e del nostro presente, dove un uomo uccide a caso centinaia o migliaia di persone per una presunta Idea o superiorità».
Domenica sera, invece, spazio a Donne, cadaveri & ladri, due farse di Dario Fo. Si tratta di I cadaveri si spediscono e le donne si spogliano e Non tutti i ladri vengo per nuocere. La regia è di Andrea Flora. Entrambe le farse sono state scritte nel 1958.
Il primo è un vaudeville contaminato dalla farsa gialla, strampalata, surreale, con ininterrotte trovate comiche e una trama intrigante. Una sorta di opera buffa senza musica.
"Non tutti i ladri vengono per nuocere", invece, è una commedia degli equivoci, che rifà il verso agli intrecci del teatro francese di fine Ottocento con tutti gli elementi del vaudeville. La sequenza delle scene, i ritmi, i malintesi, «una struttura a piramide rovesciata», come lo stesso Fo la definisce.
Due farse che si avvalgono del classico gioco dell’equivoco, con scambi di persona, assurde situ azioni e imprevedibili malintesi, attraverso un ritmo serrato di battute.
Due storie apparentemente senza nulla in comune se non una stravagante e paradossale rappresentazione della realtà per mettere in ridicolo i difetti della cosiddetta «gente perbene».
Un modo, appunto, per dileggiare il potere restituendo la dignita agli oppressi.
I link per assistere agli spettacoli saranno pubblicati nei prossimi giorni sul sito e sulle pagine social dell’Accademia teatrale Francesco Campogalliani. Sempre notevole, come si diceva, il riscontro di pubblico registrato dagli spettacoli.

Matteo Sbarbada