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RASSEGNA STAMPA
Testata: Gazzetta di Mantova
Data: 24/11/1981
Articolo riferito allo spettacolo: 
Il ventaglio

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LA «CAMPOGALLIANI» LANCIA I GIOVANI

GRANDI FIGLI DI ACCADEMIA

 

Lo spettacolo goldoniano «Il ventaglio» è una proposta fresca, brillante ed assai gradevole

 

Una scena de «Il Ventaglio»
Una scena de «Il Ventaglio»

 

di GABRIELLA PANIZZA

 

Gli antichi proverbi hanno sempre ragione «tale padre tale figlio» afferma un adagio latino e, sia pure con le debite eccezioni, i fatti danno ragione.
C’era quindi da aspettarsi che la compagnia «giovane» nata dalla Campogalliani, fosse una felice emanazione del valoroso complesso artistico che l’ha...figliata.
Pieni di entusiasmo e di amore per il teatro, i ragazzi della Campogalliani, si sono messi d’impegno per dar vita ad uno spettacolo tutto loro: hanno scelto il testo, un bellissimo te¬sto di Goldoni «Il ventaglio» si sono distribuite le parti, hanno ideato scene e costumi, poi hanno cominciato a provare. E lo hanno fatto per mesi sotto la guida della regista Maria Grazia Bettini, una vera promessa della nostra Accademia.
Poi finalmente, è venuto il gran giorno. O meglio la grande sera: quella del debutto che ha avuto luogo naturalmente, nel teatrino di Palazzo D’Arco sede dell’Accademia Campogalliani. Ed è stato un debutto felice, che ha coronato le ansie e le fatiche di questo gruppo di giovani forze del teatro mantovano e che i primi applausi del folto pubblico convenuto allo spettacolo, hanno battezzato calorosamente al successo. Molto ben preparati, attenti ai richiami di ciascun personaggio e seriamente intenzionati a ricrearne l’immagine più esatta, i ragazzi della Campogalliani che l’affettuosa vicinanza di Aldo Signoretti ha idealmente sorretto, hanno dato corso ad un gioco scenico vivace e senza cedimenti, in cui la misura della recitazione bene si miscelava con la ricerca dei giusti «ritmi», in cui la gustosa umoristà dei personaggi veniva colta e riprodotta, il cui l’arguzia e lo spirito del linguaggio goldoniano assumevano colorito rilievo, in cui la gestualità e l’espressione trovavano una loro precisa evidenza. Di questo già consapevole tracciato interpretativo, va ascritto merito sia a Maria Grazia Bettini che ai giovani attori, tra i quali ricordiamo in special modo Giovanna Bertoli, Elisabetta Fabbri, Adolfo Vaini, Francesca Vaini, Daniele Pizzoli, Diego Fusari e Giovanni Rivaberni, seppure tutti, lo ripetiamo, ci sono parsi degni di elogio. Così come ci pare inoltre giusto menzionare l’allestimento scenografico ed i costumi di Pizzoli, Fusari, Pasetto e Roberto. Lo spettacolo verrà replicato sino al 6 dicembre nelle sere di sabato e nei pomeriggi di domenica.