La storia vera di un internato

Sabato 20 settembre, alle ore 16, nella sede di via Mazzini 28, l’Università della Terza Età (UTE) ospiterà un evento commemorativo nell’ambito del ciclo dedicato alla Resistenza. La Compagnia Teatrale Campogalliani, diretta da Daniele Pizzoli, metterà in scena la storia versa di un internato militare mantovano, catturato dai tedeschi dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 e deportato in Germania. La vicenda personale del soldato diventa emblematica di quella vissuta da oltre 600.000 militari italiani che, rifiutandosi di aderire alla Repubblica di Salò e di combattere al fianco dei nazifascisti, furono internati nei campi di concentramento tedeschi.
Il 20 settembre è la Giornata nazionale dell’Internato Militare Italiano (IMI), istituita per mantenere viva la memoria di questi uomini. In quello stesso giorno del 1943, Hitler decise di non riconoscere agli IMI lo status di prigioniero di guerra, in violazione della Convenzione di Ginevra del 1929, sottraendoli così alla protezione internazionale e condannandoli ai lavori forzati. Gli IMI rappresentano una forma di Resistenza senza armi, nata dal rifiuto morale e politico di collaborare con il regime nazifascista. Nonostante le gravi privazioni, le violenze subite e le altissime perdite nei lager, il loro contributo alla lotta contro il nazifascismo è stato a lungo ignorato dalla storiografia ufficiale.
L’evento promosso da UTE vuole ridare voce a questi protagonisti silenziosi della storia italiana, riaffermando la necessità di ricordare che dietro ogni numero c’era un uomo con la propria dignità. Si tratta di un dovere civile e morale, volto a ricostruire una pagina dolorosa ma fondamentale della nostra memoria collettiva