La storia degli internati militari in scena all’Ute

Nella sede dell’Università della Terza Età (Ute) a Mantova in via Mazzini 28, sabato alle 16 si terrà un evento del ciclo dedicato alla resistenza italiana.
Protagonista sarà la Compagnia teatrale “Francesco Campogalliani” diretta da Daniele Pizzoli, che metterà in scena la storia vera di un internato militare mantovano. Catturato da tedeschi dopo l’8 settembre 1943, il soldato fu deportato in Germania.
La sua vicenda personale e emblematica di quella di oltre 600mila militari italiani che rifiutando di aderire alla Repubblica di Salò e di combattere al dei nazifascisti, furono internati nei campi di concentramento tedeschi.
Il 20 settembre è riconosciuto come Giornata nazionale dell’Internato militare italiano(Imi), istituita per conservare la memoria di questi resistenti. Proprio in quel giorno del 1943, Hitler decretò che agli Imi non sarebbe stato riconosciuto lo status di prigionieri di guerra, in violazione della Convenzione di Ginevra del 1929. Ciò li privò della protezione internazionale e li condannò ai lavori forzati. Gli internati militari italiani rappresentano una forma di Resistenza non armata, nata da un profondo rifiuto morale e politico di collaborare con il regime nazifascista. Nonostante abbiano subito privazioni estreme, violenze e altissime perdite nei lager, il loro sacrificio è rimasto a lungo ignorato dalla storiografia ufficiale.
Con questo evento l’Ute intende ridare voce a questi protagonisti silenziosi della nostra storia, sottolineando l’importanza di ricordare la scelta coraggiosa di questi uomini.
Un dovere civile e morale che contribuisce a ricostruire una pagina dolorosa della nostra storia.