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CONCORSI E RASSEGNE
Concorso / Rassegna: Rassegna teatrale di autore italiano - Premio Giorgio Totola - Sedicesima edizione 2022
Data: 30 aprile 2022
  • DETTAGLI
  • PREMI E RICONOSCIMENTI
  • RASSEGNA STAMPA
  • Rassegna teatrale di autore italiano - Premio Giorgio Totola - Sedicesima edizione 2022
  • Teatro Camploy
    Verona
  • sabato 30 aprile 2022
  • 21:00
  • Processo a Dio

PROCESSO A DIO
di Stefano Masini
regia di Mario Zolin
presentazione Prof. Vittorino Andreoli

Premio speciale
Roberta Vesentini

per lo spettacolo “Processo a Dio” di Stefano Massini

Dopo approfondite riflessioni la Giuria ha deciso all’unanimità di assegnare un Premio Speciale a Roberta Vesentini per la perfetta aderenza recitativa al personaggio immaginario di Elga Firsch del Processo a Dio di Stefano Massini, a cui restituisce una verità umana forte, caparbia, determinata, che va oltre il ruolo che le è stato assegnato per diventare metafora di una incessante interrogazione sui mali del mondo, che ancora oggi ci interpellano davanti alla tragedia ucraia, che non sembrano trovare risposte soddisfacenti neanche in quel “silenzio di Dio” che sovrasta il pensioro religioso e lo spirito dei “non credenti”. A tutte queste questioni, Roberta Vesentini oppone la forza di una pietas che non fa sconti a nessuno, tantomeno a se stessa, attraverso una “cognizione del dolore” consapevole e partecipa che ci costringe a ragionare sull’Olocausto, ma non solo.

L’Arena
lunedì 2 maggio 2022

il giornale di Verona dal 1866

lunedì, 2 maggio 2022

 

/// AL PREMIO TOTOLA


Universale il «male in cornice» spiegato da Vittorino Andreoli

 
Vittorino Andreoli (foto Pezzani)


Ospite d’onore all’apertura della sedicesima edizione del Premio Totola dedicato al Teatro d’autore italiano contemporaneo, lo psichiatra, letterato e commediografo Vittorino Andreoli, ha fatto riflettere il folto pubblico sulla realtà del male che attanaglia il mondo e ne ha spiegato la tragica attualità.
L’intervento del professore ha introdotto lo spettacolo sull’Olocausto che ne è seguito, ossia «Processo a Dio», testo di Stefano Massini a cura della compagnia mantovana Campogalliani, e di forte impatto è stato il «fare una cornice» al tema, parole usate dal luminare per affrontare l’argomento dell’altra faccia del bene, sia dal punto di vista quotidiano sociale, a partire dalle guerre e non solo quella in Ucraina, che letterario, specchio di una condizione universale di delirio dei valori che fa sollevare la domanda, in chi crede, «Dove è finito Dio?» e in chi non crede: «Dove può ancora arrivare la belva umana?».
«Io che mi occupo di uomo vorrei qui trattare il rapporto tra l’uomo e il male che è un problema talmente grande da far pensare che il male supera persino l’uomo», ha detto Andreoli, il quale si è riferito come primo elemento di analisi al grande scrittore russo Fëdor Dostoevskij. «Nei fratelli Karamazov il romanziere ha parlato del male sia fisico che psicologico. In questa opera si spiega la grandezza del male, il fascino del male». Andreoli è passato quindi ad esporre la valenza del male quale «massima espressione della libertà»; ha inoltre citato il libro «La notte» di Elie Wiesel (1928-2016), Premio Nobel per la pace nel 1986 per invitare il pubblico ad una lettura di questo romanzo autobiografico che racconta l’esperienza dell’autore, ebreo ortodosso, deportato con la famiglia ad Auschwitz.
La grande svastica ha quindi dominato la scena all’apertura del sipario per il «Processo a Dio» della compagnia Francesco Campogalliani la quale, specie attraverso l’interpretazione portante dell’attrice Roberta Vesentini, è giunta alla conclusione che Dio c’era nei lager ed era quegli uomini immolati nel nome del male: un concetto aperto che il crudo testo di Stefano Massini spalanca anche oltre la Shoah ma si estende a condannare ogni forma di guerra, violenza, sopruso, orrore. Un lavoro diretto con ruvida intimità realistica da Mario Zolin, che lascia il segno per verità e memoria ed evidenzia la vocazione della compagnia allo scavo introspettivo negli abissi dell’animo umano.

Michela Pezzani

L’Arena
sabato 30 aprile 2022

il giornale di Verona dal 1866

sabato, 30 aprile 2022

 

/// STASERA AL CAMPLOY


Il «Processo a Dio» della Compagnia Campogalliani apre il Premio Totola

 
La Compagnia Campogalliani in «Processo a Dio»


Sul banco degli imputati c’è addirittura l’Altissimo e sarà lo psichiatra Vittorino Andreoli in persona ad aprire la serata del «Processo a Dio» che al Teatro Camploy stasera (30 aprile) alle ore 21 inaugura il Premio Totola.
La sedicesima edizione della rassegna di teatro d’autore italiano contemporaneo è intitolata al compianto uomo di cultura, attore e regista veronese Giorgio Totola di cui la famiglia porta avanti l’attività artistica e il seguito concorso torna dopo il forzato stop dovuto alla pandemia da Covid.
Il toccante lavoro di Stefano Massini, affermato autore vincitore di numerosi premi tra cui Campello e Ubu, inaugura il festival che prevede quattro titoli di alto livello in cartellone, con serata finale il 28 maggio, e la valutazione finale dei lavori da parte di una giuria specializzata che decreterà miglior testo, migliore regia, miglior attore, migliore attrice, miglior allestimento. «Processo a Dio» è a cura della compagnia Accademia Teatrale Francesco Campogalliani (Mantova) con la regia di Mario Zolin e parla di Olocausto ma la narrazione si distacca da strade già percorse per affrontare la tragedia alla fine della Seconda guerra mondiale in un lager vicino a Lublino, in Polonia, attraverso la testimonianza di alcuni prigionieri ebrei scampati all’odio razziale e allo sterminio. «Finché ci sarà una sola Majdanek sulla faccia della terra, Dio sarà in qualche modo sotto processo», è una delle frasi emblematiche del dramma che si svolge come un vero e proprio processo e tanto di giudice e avvocati, tutti ex prigionieri e personaggi immaginari posti di fronte al dilemma dell’imperdonabile lontananza di Dio in quei momenti disumani.
Il Premio Totola si dedica all’attualità e all’impegno sociale ed è organizzato dal Comune di Verona in collaborazione con la Compagnia Giorgio Totola che ne cura la direzione artistica. Istituito nel 1988, il Premio Totola, oltre al nome, porta avanti l’impegno dell’uomo di teatro che ha lasciato la sua orma nell’ambiente culturale veronese e nel teatro amatoriale italiano. La commissione giudicatrice dei titoli in cartellone al Premio, riconosciuto a livello internazionale, è presieduta da Giuseppe Liotta, docente universitario e critico teatrale, e composta da Lina Corsini, moglie di Giorgio Totola, insegnante e presidente dell’omonima compagnia teatrale, da Mario Guidorizzi, docente universitario e storico del cinema, Alberto Agosti, docente universitario, e Paola Bonfante, laureata Dams Spettacolo. Presente anche Maurizio Ravazzin fratello di Luciana Ravazzin alla quale è intestato il Premio alla migliore attrice.

Michela Pezzani

L’Arena
venerdì 22 aprile 2022

il giornale di Verona dal 1866

venerdì, 22 aprile 2022

 

LA RASSEGNA Dal 30 aprile al 28 maggio al Camploy per cinue sabati la XVI edizione


Premio Totola, il teatro mette in scena l’attualità


In cartellone testi di autori italiani contemporanei introdotti da esperti
Apre «Processo a Dio» di Massini con l’intervento di Vittorino Andreoli

 
In concorso «Processo a Dio» presentato dalla compagnia Accademia Teatrale Francesco Campogalliani</>


Un’occasione per avvicinare e scoprire il teatro contemporaneo, la scrittura drammaturgica di autori del nostro tempo, con occhio attento, più che all’estetica delle opere presentate, ai temi trattati, legati ora all’aspetto sociale ora al privato, ma colto sempre all’interno di un contesto collettivo. Ecco il Premio Giorgio Totola, istituito nel 1988, che torna al teatro Camploy, per la sua XVI edizione, dal 30 aprile al 28 maggio: per cinque sabati andranno in scena spettacoli dedicati dunque all’attualità e all’impegno sociale, come è del resto nel dna del Premio Totola, intitolato alla memoria di Giorgio Totola, regista e attore veronese scomparso nel 1987, che per oltre vent’anni contribuì a dare valore e dignità al teatro non professionista con la propria opera di uomo di teatro aperto, sensibile e rigoroso. La rassegna è stata presentata ieri dall’assessore alla Cultura Francesca Briani, affiancata da alcuni rappresentanti della giuria e da Maurizio Ravazzin, fratello di Luciana Ravazzin alla quale è intestato il Premio alla migliore attrice. Le quattro rappresentazioni in finale sono state selezionate, infatti, dalla commissione presieduta da Giuseppe Liotta, docente universitario e critico teatrale, e composta da Lina Corsini, moglie di Giorgio Totola, insegnante e presidente dell’omonima compagnia teatrale, da Mario Guidorizzi, docente universitario e storico del cinema, Alberto Agosti, docente universitario, e Paola Bonfante, laureata Dams Spettacolo. «Un premio riconosciuto a livello nazionale, che ha riscosso anche per questa edizione l’interesse di numerose compagnie, impegnate con temi di grande attualità», ha detto Briani. «Verona ha una importantissima tradizione legata al teatro amatoriale, con rassegne che animano sia la stagione culturale invernale che quella estiva. Siamo pertanto orgogliosi di riproporre questo Premio, giunto alla sua sedicesima edizione». Novità di questa sedicesima edizione, le rappresentazioni saranno introdotte da una breve presentazione condotta da esperti dei temi che di volta in volta lo spettacolo metterà in gioco: il dramma della guerra, la solitudine, la memoria, i rapporti tra padri e figli. Il cartellone si apre dunque sabato 30 aprile con lo spettacolo di Stefano Massini «Processo a Dio», portato in scena dalla compagnia Accademia Teatrale Francesco Campogalliani (Mantova), con la regia di Mario Zolin. Presenterà il professor Vittorino Andreoli. Il 7 maggio sarà la Compagnia La Bottega dei Rebardò di Roma a proporre «Sugo Finto» di Gianni Clementi, regia di Renzo Ardone.; presenterà Alberto Agosti. Il 14 maggio, La Cricca APS di Taranto proporrà «Le Ultime Lune» di Furio Bordon, regia di Aldo L’Imperio. Presenterà Giuseppe Liotta. Il 21 maggio, Il Teatro del Sorriso (Ancona) metterà in scena «Dritto al cuore» di Patrizio Cigliano per la regia di Giampiero Piantadosi. Presenterà Mario Guidorizzi. Ultimo appuntamento sarà il 28 maggio. Dopo le premiazioni, la Compagnia Giorgio Totola proporrà lo spettacolo fuori concorso «Tu non c’eri» di Erri De Luca. Il biglietto di ingresso agli spettacoli avrà un costo di 10 euro. Prenotazioni via mail a info@compagniagiorgiototola.it o telefonando al numero 3491606742. •.

Alessandra Galetto