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PREMI E RICONOSCIMENTI
Premio / Riconoscimento: Primo premio assoluto
Data: 28 novembre 2021
Attribuito a: Accademia Teatrale Francesco Campogalliani
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  • RASSEGNA STAMPA
Premio / Riconoscimento:
Primo premio assoluto
Attribuito a:
Accademia Teatrale Francesco Campogalliani
Luogo:
Teatro Lauro Rossi - Macerata
Data:
28 novembre 2021
Rappresentazione:
Processo a Dio
Nell'ambito di:
53ª Rassegna nazionale d’arte drammatica Angelo Perugini

Primo premio assoluto per gradimento del pubblico del 90,31 per cento.

Il Resto del Carlino
mercoledì 2 febbraio 2022


Rassegna teatrale Perugini, "Processo a Dio" incoronato dal pubblico del Lauro Rossi


Pubblicato il 2 febbraio 2022

Un momento della serata finale al teatro Lauro Rossi
Un momento della serata finale al teatro Lauro Rossi



“Processo a Dio” di Stefano Massini è lo spettacolo che vince la 53esima Rassegna Nazionale “Angelo Perugini”. La serata finale della manifestazione, andata in scena domenica scorsa al teatro Lauro Rossi, è stata una festa per le compagnie partecipanti. L’opera di Massini ha avuto un voto altissimo dal pubblico (9,31). L’Accademia Campogalliani di Mantova ha anche visto premiata come miglior attrice Roberta Visentini. La giuria della ha poi riconosciuto i valori artistici dello spettacolo “Rumori fuori scena” di Michael Frayn presentato dal gruppo “Einaudi-Galilei” di Verona al quale ha assegnato il Premio della critica “Walter Cortella” e quello della regia a Renato Baldi e Marco Frassani. Altri importanti premi: scenografia, attore non protagonista (Francesco Di Monda) e “Giovane promessa” (Leonardo Russo Spena), oltre a 5 nomination, sono andati alla “Masaniello” di Torino che ha portato il classico “Miseria e Nobiltà” di Eduardo Scarpetta. La “Corte dei Folli” di Fossano con il testo di Luigi Lunari “Nel nome del padre” ha visto primeggiare quale migliore interprete maschile Pinuccio Bellone. La compagnia “La Bottega dei RebArdò” di Roma ha visto il testo di Gianni Clementi “Sugo finto” al posto d’onore nel gradimento del pubblico e le due interpreti, Antonella Rebecchi e Stefania Giayvia, hanno vinto l’ex-aequo quali migliori attrici. Il riconoscimento di miglior caratterista femminile è andato a Federica Cestarelli della Compagnia “Agorà” di Potenza Picena. Altri premi sono andati a Gherardi Coltri quale miglior caratterista maschile e a Beatrice Varalta quale miglior attrice. La serata ha visto un avvincente allestimento dell’“Elettra” da Euripide per la regia di Diego Dezi, portato in scena dal “Teatro Oreste Calabresi” che insieme alla Compagnia Filarmonico Drammatica “Andrea Caldarelli” ha organizzato la manifestazione.

la Voce di Mantova
martedì 1 febbraio 2022
 
 
MARTEDÌ 1 FEBBRAIO 2022

 

 

Il pubblico premia l’Accademia Campogalliani

Per la messa in scena di Processo a Dio, al Festival nazionale di Macerata. Migliore attrice Roberta Vesentini



MANTOVA – L’approvazione da parte del pubblico per gli artisti è molto importante e la risposta degli spettatori alle proposte dell’Accademia Teatrale Francesco Campogalliani è sempre stata entusiasta. Ma vincere un premio attesta in qualche modo l’impegno profuso. È il caso della performance della compagnia per Processo a Dio, testo di Stefano Massini, portato in scena con la regia di Mario Zolin, come racconta la direttrice artistica dell’Accademia Maria Grazia Bettini. La rappresentazione, infatti, ha ottenuto il riconoscimento tributato proprio dal pubblico, partecipando al Festival nazionale di Macerata.
Abbiamo preso parte volentieri al bando, - racconta Bettini - pur sapendo che solitamente gli spettatori mostrano apprezzamento per pièce molto divertenti o molto commoventi, mentre in questo caso si affrontano anche complessi approfondimenti filosofici, politici e religiosi, il lavoro è ambientato all’interno di un campo di concentramento, dove ciascuno esprime differenti stati d’animo. Siamo quindi ancora più contenti del risultato. Quando ho incontrato questo testo, che di solito rappresentiamo per la Giornata della Memoria, ho subito pensato che fosse nelle corde della regia di Mario Zolin che lo ha in effetti curato in modo definito e attento. La compagnia è in lizza anche per il premio Giorgio Totola, a Verona. Staremo a vedere.
Vincitrice come attrice protagonista per Processo a Dio è risultata Roberta Visentini, ma nella rosa dei nominati c’erano anche Michele Romualdi come interprete non protagonista e Mario Zolin, nel ruolo di un rabbino di Francoforte.
L’opera vede sul palco anche neo attori, appena usciti dalla scuola di recitazione dell’Accademia.
La compagnia è attualmente in scena, al teatrino d’Arco con la commedia brillante Sinceramente bugiardi, nella quale Visentini porta la sua verve ironica, fino al 13 febbraio. Dal 18 febbraio sarà la volta di Donne appassionate, ancora con la partecipazione di alcuni allievi della scuola e un cast tutto al femminile, alle prese con un umorismo caustico e graffiante. E poi, dal 26 febbraio, Indovina chi viene a cena, incursioni letterarie e teatrali nel cibo, con letture ispirate a vari ambiti dell’intrattenimento.
Per informazioni telefono 0376 325363, mail info@teatro-campogalliani.it (Ilperf)


Cronache Maceratesi
martedì 1 febbraio 2022
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1 febbraio 2022

“Processo a Dio”
vince la rassegna Perugini


MACERATA - Il pubblico ha premiato l’Accademia Campogalliani
 

“Processo a Dio” di Stefano Massini è lo spettacolo che vince la 53a Rassegna Nazionale “Angelo Perugini”. La serata finale della manifestazione, domenica 30 gennaio, al Teatro Lauro Rossi, è stata una festa per le compagnie partecipanti che hanno visto riconosciuta la loro qualità artistica da un pubblico che ha seguito gli spettacoli in concorso con attenzione e partecipazione.

L’opera teatrale di Stefano Massini ha avuto un voto altissimo dal pubblico (9,31) a conferma della passione dei maceratesi per la prosa intensa e coinvolgente, e il testo dell’autore toscano ha toccato veramente le corde più sensibili dell’animo umano. Anche il pubblico del Lauro Rossi, quindi, ha premiato un autore che, oltre ad essere consulente del Piccolo di Milano, ha ricevuto premi in tutta Europa e le sue opere sono ormai entrate nella cerchia di quelle più tradotte e rappresentate nel mondo. L’Accademia Campogalliani di Mantova ha anche visto premiata come miglior attrice Roberta Visentini.
La giuria della Rassegna ha poi riconosciuto i valori artistici dello spettacolo “Rumori fuori scena” di Michael Frayn presentato dal Gruppo “Einaudi-Galilei” di Verona al quale ha assegnato il Premio della critica”Walter Cortella” e quello della regia a Renato Baldi e Marco Frassani.
Altri importanti premi: scenografia, attore non protagonista (Francesco Di Monda) e “Giovane promessa” (Leonardo Russo Spena), oltre a 5 nomination, sono andati alla “Masaniello” di Torino che ha portato il classico “Miseria e Nobiltà” di Eduardo Scarpetta, autore mai dimenticato.
La “Corte dei Folli” di Fossano con il testo di Luigi Lunari “Nel nome del padre” ha visto primeggiare quale migliore interprete maschile Pinuccio Bellone (e 2 nomination per la scenografia e la migliore interprete femminile).
La compagnia “La Bottega dei RebArdò” di Roma, che aveva trionfato alla Rassegna nel 2019, ha visto il testo di Gianni Clementi “Sugo finto” al posto d’onore nel gradimento del pubblico e le due interpreti, Antonella Rebecchi e Stefania Giayvia, hanno vinto l’ex-aequo quali migliori attrici.
Un riconoscimento importante di miglior caratterista femminile è andato a Federica Cestarelli della Compagnia “Agorà” di Potenza Picena per la sua estroversa interpretazione nel lavoro di Giuseppe Sorgi “Serata omicidio”. Altri premi sono andati a Gherardi Coltri quale miglior caratterista maschile in “Rumori fuori scena”, a conferma di un grande talento artistico e riconoscimento di una lunga carriera teatrale, ed a Beatrice Varalta quale miglior attrice non protagonista nello stesso spettacolo.
Il vice sindaco Francesca D’Alessandro, operatori teatrali e sponsor della Rassegna hanno premiato e riconosciuto il valore culturale e artistico di questa 53a Rassegna Angelo Perugini che da più di mezzo secolo è un polo importante per le stagioni di prosa del Lauro Rossi. La serata ha visto un avvincente e significativo allestimento dell’Elettra” da Euripide per la regia di Diego Dezi, portato in scena dal “Teatro Oreste Calabresi” che insieme alla Compagnia Filarmonico Drammatica “Andrea Caldarelli” ha organizzato tutta la manifestazione.

La premiazione

 

Comune di Macerata
martedì 1 febbraio 2022

1 febbraio 2022

NEWS


Il pubblico della “Perugini” premia l’Accademia Campogalliani

 


“Processo a Dio” di Stefano Massini è lo spettacolo che vince la 53a Rassegna Nazionale “Angelo Perugini”.


La serata finale della manifestazione, domenica 30 gennaio, al Teatro Lauro Rossi, è stata una festa per le compagnie partecipanti che hanno visto riconosciuta la loro qualità artistica da un pubblico che ha seguito gli spettacoli in concorso con attenzione e partecipazione.

 

Il gradimento del pubblico

L’opera teatrale di Stefano Massini ha avuto un voto altissimo dal pubblico (9,31) a conferma della passione dei maceratesi per la prosa intensa e coinvolgente, e il testo dell’autore toscano ha toccato veramente le corde più sensibili dell’animo umano. Anche il pubblico del Lauro Rossi, quindi, ha premiato un autore che, oltre ad essere consulente del Piccolo di Milano, ha ricevuto premi in tutta Europa e le sue opere sono ormai entrate nella cerchia di quelle più tradotte e rappresentate nel mondo. L’Accademia Campogalliani di Mantova ha anche visto premiata come miglior attrice Roberta Visentini.

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Gazzetta di Mantova
lunedì 31 gennaio 2022

LUNEDÌ, 31 gennaio 2022

 

MANTOVA - Tempo-Libero


Campogalliani, “Processo a Dio” vince il primo premio assoluto a Macerata

 


Roberta Vesentini migliore attrice protagonista e nomination a Michele Romualdi miglior attore non protagonista e Mario Zolin miglior attore protagonista


Accademia teatrale Campogalliani in festa. Domenica pomeriggio al teatro Lauro Rossi di Macerata la Rassegna nazionale d’arte drammatica Angelo Perugini ha conferito a “Processo a Dio” il primo premio assoluto per gradimento del pubblico del 90,31 per cento, con Roberta Vesentini migliore attrice protagonista e nomination a Michele Romualdi miglior attore non protagonista e Mario Zolin miglior attore protagonista.

«Vincere a una rassegna nazionale premi così importanti, a coronamento di un lavoro di ricerca e di accurata preparazione attoriale, ci riempie di orgoglio e ci rende oltremodo felici. È un onore vincere potendo così arricchire il palmares della compagnia Campogalliani» dice Zolin, regista dello spettacolo e attore. «È stato emozionante - prosegue - poter competere, confrontarsi e vincere con una selezione di compagnie a livello nazionale. Per questo ringrazio tutti gli attori e i tecnici che con me hanno affrontato questa competizione».

Felicissima Roberta Vesentini: «Ricevere un premio importante in una Rassegna così prestigiosa - dice - è sempre elettrizzante. Riceverlo dopo un periodo così triste e buio è una vera e propria botta di gioia e di luce. La notizia è arrivata dritta nei camerini del nostro teatrino d’Arco dove stavamo rappresentando la frizzante commedia “Sinceramente bugiardi”. Risate, lacrime, abbracci per una vittoria che è di tanti: della grande Compagnia-famiglia Campogalliani, dei miei straordinari compagni di “doloroso viaggio teatrale” nel crudele mondo dei lager, del testo efficace e coraggioso di Massini, del nostro impegno anche per un “teatro civile”, che tenga sempre accesa la memoria e infine del teatro-tutto, che continua a essere un faro di bellezza nelle nostre vite».

In “Processo a Dio”, andato in scena a Macerata lo scorso 28 novembre, l’Olocausto è rivissuto da personaggi immaginari. Siamo in Polonia nell’estate 1944: l’ultima notte nel padiglione 41 del lager di Majdanek dopo la liberazione da parte dei russi. Elga Firsch (interpretata da Roberta Vesentini), attrice di Francoforte, deportata, consapevole della disumana violenza subita decide di processare Dio per la sua lontananza dalla devastazione che ha colpito il suo popolo. I due saggi Solomon Borowitz e Mordechai Cohen (Giovanni Rodelli e Giampiero Marra), scampati alla morte, assumono il ruolo di giudici. Il rabbino Nachman Bidermann (Mario Zolin) sente il dovere di sostenere le tesi dei testi sacri per garantire la difesa all’imputato Dio. Il giovane Adek Bidermann (Paolo Di Mauro), figlio del rabbino, desideroso di vendetta verbalizza gli atti del processo.

Il capitano delle SS Rudolf Reinhard (Michele Romualdi) rappresenta con lunghi silenzi il silenzio di Dio. Realizzazione costumi Francesca Campogalliani e Diego Fusari. Scene Zolin. Le luci per questo spettacolo furono realizzate da Giorgio Codognola scomparso nel 2020. Selezione musicale Nicola Martinelli. Realizzazione scene Falegnameria Busoli. Direttrici di scena Diva Polidori e Marina Albertini. Aiuto alla regia Marco Federici. La regia rende omaggio al regista Aldo Signoretti, scomparso nel 2015, che con le sue opere sul tema è stato fonte di ispirazione. g.s.

Il Resto del Carlino
domenica 28 novembre 2021


Al Lauro Rossi ’Processo a Dio’ per i campi di sterminio e i lager di oggi nel mondo


Pubblicato il 28 novembre 2021

Stefano Massini"Processo a Dio" è il titolo dello spettacolo proposto alle 17.30 di oggi al Lauro Rossi dall’accademia Campogalliani di Mantova in occasione della 53esima Rassegna nazionale Angelo Perugini. L’opera porta la firma di Stefano Massini (nella foto), uno dei più importanti autori teatrali degli ultimi trenta anni, regista e consulente artistico del Piccolo di Milano. Massini ha vinto sette premi della critica tra Francia, Italia, Germania e Spagna e i suoi testi si sono imposti oltre i confini italiani come autentico fenomeno. Questo testo, applaudito non solo in Italia, costituisce un processo in piena regola dove la verità storica dell’Olocausto è incarnata e rivissuta da personaggi immaginari. L’autore porta lo spettatore nell’estate del 1944 in Polonia, per la precisione all’ultima notte nel padiglione 41 del lager dopo la liberazione da parte dei russi: Elga Firsch, attrice di Francoforte deportata a Majdanek, consapevole della ferita impressa indelebilmente nell’anima per la disumana violenza subita, decide di processare Dio per la sua imperdonabile lontananza dalla devastazione che ha colpito il suo popolo. La musica sottolinea gli stati d’animo, le emozioni e i sentimenti. Ancora adesso esistono campi di detenzione o concentramento. Si alzano muri per contenere o respingere. Ci sono nel mondo ancora oggi tante reti di filo spinato. Le motivazioni economiche, politiche, religiose o addirittura filosofiche non possono giustificare le atrocità commesse nei campi di sterminio o nei lager di tutto il mondo.

I biglietti sono disponibili al teatro. La regia è firmata da Mario Zolin, sul palco ci saranno Roberta Vesentini, lo stesso Zolin, Paolo Di Mauro, Giovanni Rodelli, Giampiero Marra e Michele Romualdi.

Lorenzo Monachesi