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PREMI E RICONOSCIMENTI
Premio / Riconoscimento: Miglior Compagnia
Data: 11 febbraio 2017
Attribuito a: Accademia Teatrale Francesco Campogalliani
  • DETTAGLI
  • RASSEGNA STAMPA
Premio / Riconoscimento:
Miglior Compagnia
Attribuito a:
Accademia Teatrale Francesco Campogalliani
Luogo:
Teatro San Marco - Vicenza
Data:
11 febbraio 2017
Rappresentazione:
Il trigamo o la spartizione
Nell'ambito di:
29º FESTIVAL NAZIONALE DEL TEATRO AMATORIALE “MASCHERA D’ORO”

Motivazione: “Un perfetto dosaggio di recitazione, regia, ambientazione e luci, ma anche pause e accelerazioni, smarrimenti improvvisi e riprese, ha contribuito a restituire in maniera assai persuasiva un noto testo di Piero Chiara, che nell’apparente semplicità espressiva e nella artificiosità piccolo borghese dissimula le difficoltà. Esemplare il disporsi degli interpreti nella grigia luce del salotto, così come la capacità di suggerire piuttosto che dire, fra allusioni e sospensioni. La vicenda, allora,, prende i colori di una verità umana e sociale, con i suoi squallori morali e le miserie quotidiane”.

Primio alla Miglior Compagnia

Primio alla Miglior Compagnia

I premi vinti dall’Accademia Teatrale “Francesco Campogalliani”

Uno dei momenti della premiazione dell’Accademia Teatrale “Francesco Campogalliani”

F.I.T.A. VENETO
domenica 28 maggio 2017
F.I.T.A. Veneto


FABER & MASCHERA D’ORO: TEATRO E IMPRESA REGALANO GRANDI EMOZIONI



Assolutamente speciale la serata che sabato 27 maggio, con la consegna del 23º Premio Faber Teatro promosso da Confartigianato Vicenza, ha chiuso al Teatro Olimpico la 29º edizione del Festival nazionale "Maschera d’Oro", promosso dal Comitato Veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita). Il palcoscenico del teatro coperto più antico del mondo, gioiello nato dal genio di Andrea Palladio e Vincenzo Scamozzi, ha fatto come sempre da straordinario scenario alla serata, che ha visto l’Accademia Teatrale "Francesco Campogalliani" di Mantova, vincitrice del Festival, esibirsi in un vivace e piacevolissimo allestimento de "Le intellettuali" di Molière, basato sull’orginale traduzione di Cesare Garboli e diretto con verve e leggerezza da Maria Grazia Bettini.

Presentata dalla giornalista Elisa Santucci e aperta da un intervento del consulente artistico di Fita Veneto Luigi Lunari, la serata ha visto la partecipazione di tanti amici del Festival, rappresentanti del mondo dell’impresa e del teatro e autorità, tra le quali il nuovo Prefetto di Vicenza, Umberto Guidato, l’assessore alla Comunità e alle Famiglie del Comune Isabella Sala e il presidente di Apindustria Vicenza Flavio Lorenzin.

Tra gli applausi del pubblico dell’Olimpico - affiancato dal presidente del Festival e vicepresidente nazionale Fita Aldo Zordan e dal presidente di Fita Veneto Mauro Dalla Villa - il presidente di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo, ha consegnato alla "Campogalliani" l’ambitissimo Faber Teatro, che proprio quest’anno ha cambiato volto; la sua nuova forma è infatti quella di una maschera di Arlecchino, realizzata dal celebre laboratorio dei Fratelli De Marchi: un simbolo ancora più evidente del legame fra mondo dell’impresa artigiana e mondo del teatro amatoriale, uniti dalla comune cultura del "fare" e del "fare bene" e protagonisti (entrambi) di significative ricadute sociali ed economiche.

Chiusa in bellezza l’edizione numero 29, la macchina del Festival "Maschera d’Oro" è già al lavoro, e con una marcia in più, in vista dell’edizione numero 30 in preparazione per il 2018.

F.I.T.A. VENETO
martedì 23 maggio 2017
F.I.T.A. Veneto


TEMPO DI PREMIO FABER AL TEATRO OLIMPICO



Tradizionale appuntamento sabato 27 maggio alle 21, al Teatro Olimpico di Vicenza, con il Premio Faber Teatro, riconoscimento che Confartigianato Vicenza attribuisce ai vincitori del Festival nazionale "Maschera d’Oro", kermesse organizzata da Fita Veneto e giunta quest’anno alla 29ª edizione. In palio, come noto, proprio la straordinaria possibilità di esibirsi per una sera sul palcoscenico palladiano, teatro coperto più antico del mondo.

L’onore toccherà all’Accademia Teatrale "Francesco Campogalliani" di Mantova, che per la quarta volta è riuscita a vincere la "Maschera" e che rappresenterà per l’occasione il suo applaudito e brillante allestimento de "Le intellettuali" di Molière, per la regia di Maria Grazia Bettini.
«Da ventitré anni - sottolinea il presidente della Confartigianato vicentina, Agostino Bonomo - con il Premio Faber vogliamo ribadire l’affinità tra il mondo delle nostre piccole imprese e lo spirito degli "artigiani del teatro" sui comuni valori dell’impegno, della capacità di lavoro, della creatività, così come nello strettissimo rapporto con il tessuto sociale del territorio».
«Lo speciale rapporto esistente tra Fita Veneto e Confartigianato Vicenza - gli fa eco Aldo Zordan, presidente del Festival e vicepresidente nazionale Fita - continua ad essere un esempio virtuoso di come due mondi all’apparenza lontani come quello del teatro e dell’impresa possano trovare punti d’incontro reali, con significative ricadute (anche economiche) a vantaggio del territorio e della società».

Mincio & Dintorni
mercoledì 29 marzo 2017
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VICENZA – LA CAMPOGALLIANI PREMIATA AL FESTIVAL NAZIONALE MASCHERA D’ORO

 


29 marzo 2017



Con lo spettacolo “Il Trigamo” di Piero Chiara l’Accademia Teatrale Campogalliani trionfa al Festival Nazionale Maschera d’Oro di Vicenza aggiudicandosi il premio come miglior compagnia e il premio alle migliori attrici caratteriste assegnato a Francesca Campogalliani, Loredana Sartorello e Gabriella Pezzoli, oltre alle nomination per migliore regia a Maria Grazia Bettini, per migliore attore ad Adolfo Vaini, per miglior attore caratterista a Diego Fusari e al migliore allestimento per scene, costumi, luci e sonoro.


La Campogalliani si aggiudica per la quarta volta il massimo riconoscimento in uno dei più prestigiosi festival del teatro amatoriale italiano che ha selezionato tra più di cento spettacoli iscritti solo otto compagnie finaliste.

Il premio Maschera d’oro dà il diritto alla storica compagnia mantovana di recitare al Teatro Olimpico di Andrea Palladio, il più antico teatro coperto del modo, con lo spettacolo “Le Intellettuali” di Moliére che verrà rappresentato sabato 27 maggio.



La giuria ha espresso il verdetto con la seguente motivazione: “un perfetto dosaggio di recitazione, regia, ambientazione e luci, ma anche pause e accelerazioni, smarrimenti improvvisi e riprese, ha contribuito a restituire in maniera assai persuasiva un noto testo di Piero Chiara, che nell’apparente semplicità espressiva e nella artificiosità piccolo borghese dissimula le difficoltà. Esemplare il disporsi degli interpreti nella grigia luce del salotto, così come la capacità di suggerire piuttosto che dire, fra allusioni e sospensioni. La vicenda, allora,, prende i colori di una verità umana e sociale, con i suoi squallori morali e le miserie quotidiane”.



Francesca Campogalliani, Loredana Sartorello e Gabriella Pezzoli, che hanno interpretato le sorelle Tettamanzi hanno ottenuto il premio ex aequo come migliori attrici caratteriste dalla giuria che si è così espressa: “talmente abili ed accorte da creare un unico personaggio femminile a tre dimensioni, hanno offerto una grande prova, grazie anche a una malizia che sottilmente passava dal palcoscenico al pubblico, in un incedere tutto giocato sulle pause e le allusioni, sul passarsi la parola e calcolare i tempi. Una femminilità autentica e vincente, che si nutre, più che delle sue contraddizioni, della consapevolezza di essere e volere”.

La riduzione teatrale, elaborata dallo stesso Piero Chiara adattando per il palcoscenico il suo romanzo, divenne subito un grande successo nel 1970 per la regia di Aldo Trionfo e l’interpretazione di grandi attori quali Gianni Agus, Valeria Moriconi, Adriana Innocenti, Giovanna Pellizzi e le scenografie di Emanuele Luzzati. Nello stesso anno il successo venne ripetuto quando il regista Alberto Lattuada adattò il racconto per il grande schermo, cambiando il titolo, che divenne “Venga a prendere il caffè da noi”, con Ugo Tognazzi.



La vicenda è incentrata sulla figura di Emerenziano Paronzini, invalido della II Guerra Mondiale, impiegato al Ministero delle Finanze trasferito in qualità di vice-capufficio, a Luino, sul Lago Maggiore. Preciso e metodico, sia nella vita privata che sul lavoro, Paronzini adocchia le sorelle Tettamanzi, tre “mature ragazze”, che hanno una bella casa sul lago e una considerevole fortuna, ereditata dal padre, “patrocinatore legale” con la passione per la scienza e la biologia, morto da poco. L’Autore così le descrive: “brutte ciascuna a suo modo di una bruttezza singolare, e consapevoli della ripugnanza che ispiravano agli uomini, avevano tacitamente soppresso l’amore, come se l’avessero seppellito in giardino per nascondere una vergogna. In verità, neppure quando andavano a scuola, nessun uomo aveva pensato di farle accorte del loro sesso.

Il Paronzini decide di sposare Fortunata, la più anziana, ma, tornato dal viaggiodi nozze, visto che la moglie risulterà, a un controllo medico, “vaginalmente infiammata”, inizia a sollazzarsi anche con le altre due sorelle (Tarsilla e Camilla), intensificando i rapporti, dedicandosi ogni notte a una sorella diversa, sotto gli occhi orripilati della vecchia serva Teresa che non dorme più e si spella le mani a furia di rosari. Il paese naturalmente intuisce, ma non riesce a sapere con certezza. Paronzini diventa così l’amante di tutte e tre le sorelle, che si dividono le sue attenzioni senza gelosie, fino all’inevitabile schianto coronarico dell’attempato amatore.


La regia porta la firma di Maria Grazia Bettini che, lo scorso anno, in occasione del settantennale dell’Accademia Campogalliani, decise di rimettere in scena lo spettacolo, che debuttò nel 1985, con la sostituzione di alcuni attori e con una nuova scenografia, ma con il medesimo impianto interpretativo e registico, per riproporre agli spettatori una storia di ipocrisie perbeniste, raccontata con ironia e semplicità da un grande scrittore come Piero Chiara.

Gli interpreti sono: Adolfo Vaini (Emerenziano Paronzini), Francesca Campogalliani, Loredana Sartorello e Gabriella Pezzoli (le tre sorelle Tettamanzi), Diego Fusari (Paolino Mentasti), Roberta Bonfiglio (la domestica Teresa), Giancarlo Braglia (il dottor Raggi), Michele Romualdi (il Prevosto), Sergio Negri (don Casimiro) e Daniele Pizzoli (il segertario politico). Le scenografie sono state ideate da Daniele Pizzoli, i costumi da Francesca Campogalliani e Diego Fusari, i disegni per le decorazioni scenografiche da Nani Tedeschi, le musiche sono state selezionate da Daniele Pizzoli e le luci curate da Giorgio Codognola, mentre per la direzione scenica hanno collaborato Marina Alberini, Lorenza Becchi, Martina Ginelli e Annalaura Melotti.

Gazzetta di Mantova
lunedì 27 marzo 2017
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MANTOVA

“Teatro, la Campogalliani trionfa a Vicenza

 

Con “Il Trigamo” di Piero Chiara al festival Maschera d’Oro primi premi per la miglior compagnia e le migliori attrici caratteriste


I rappresentanti della Campogalliani alla premiazione



MANTOVA. Con lo spettacolo Il Trigamo di Piero Chiara l’Accademia teatrale Campogalliani ha trionfato al festival nazionale Maschera d’Oro di Vicenza aggiudicandosi il premio come miglior compagnia e il premio alle migliori attrici caratteriste assegnato a Francesca Campogalliani, Loredana Sartorello e Gabriella Pezzoli, oltre alle nomination per migliore regia a Maria Grazia Bettini, per migliore attore ad Adolfo Vaini, per miglior attore caratterista a Diego Fusari e al migliore allestimento per scene, costumi, luci e sonoro.

La Campogalliani si aggiudica per la quarta volta il massimo riconoscimento in uno dei più prestigiosi festival del teatro amatoriale italiano che ha selezionato tra più di 100 spettacoli iscritti solo 8 compagnie finaliste. Il premio Maschera d’oro dà il diritto alla storica compagnia mantovana di recitare al Teatro Olimpico di Andrea Palladio<<, il più antico teatro coperto del mondo, con lo spettacolo Le Intellettuali di Moliére che verrà rappresentato sabato 27 maggio.


Una foto di scena con Loredana Sartorello, Gabriella Pezzoli, Francesca Campogalliani e Adolfo Vaini



La giuria ha espresso il verdetto con la seguente motivazione: “Un perfetto dosaggio di recitazione, regia, ambientazione e luci, ma anche pause e accelerazioni, smarrimenti improvvisi e riprese, ha contribuito a restituire in maniera assai persuasiva un noto testo di Piero Chiara, che nell’apparente semplicità espressiva e nella artificiosità piccolo borghese dissimula le difficoltà. Esemplare il disporsi degli interpreti nella grigia luce del salotto, così come la capacità di suggerire piuttosto che dire, fra allusioni e sospensioni. La vicenda, allora, prende i colori di una verità umana e sociale, con i suoi squallori morali e le miserie quotidiane”.

Francesca Campogalliani, Loredana Sartorello e Gabriella Pezzoli, che hanno interpretato le sorelle Tettamanzi hanno ottenuto il premio ex aequo come migliori attrici caratteriste dalla giuria che si è così espressa: “talmente abili ed accorte da creare un unico personaggio femminile a tre dimensioni, hanno offerto una grande prova, grazie anche a una malizia che sottilmente passava dal palcoscenico al pubblico, in un incedere tutto giocato sulle pause e le allusioni, sul passarsi la parola e calcolare i tempi. Una femminilità autentica e vincente, che si nutre, più che delle sue contraddizioni, della consapevolezza di essere e volere”.

La riduzione teatrale, elaborata dallo stesso Piero Chiara adattando per il palcoscenico il suo romanzo, divenne subito un grande successo nel 1970 per la regia di Aldo Trionfo. Nello stesso anno il successo venne ripetuto quando il regista Alberto Lattuada adattò il racconto per il grande schermo, con Venga a prendere il caffè da noi e Ugo Tognazzi grande protagonista.

La vicenda è incentrata sulla figura di Emerenziano Paronzini, impiegato al ministero delle Finanze, trasferito in qualità di vice-capufficio, a Luino, sul Lago Maggiore, che adocchia le sorelle Tettamanzi, tre “mature ragazze”, che hanno una bella casa sul lago e una considerevole fortuna.

La regia porta la firma di Maria Grazia Bettini che, lo scorso anno, nel settantennale dell’Accademia Campogalliani, decise di rimettere in scena lo spettacolo, che debuttò nel 1985, con la sostituzione di alcuni attori e con una nuova scenografia.

F.I.T.A. VENETO
domenica 26 marzo 2017
F.I.T.A. Veneto
 


Festival Maschera d’Oro: vince la Campogalliani di Mantova





È l’Accademia "Francesco Campogalliani" di Mantova la vincitrice del 29o Festival nazionale "Maschera d’Oro", kermesse del teatro amatoriale italiano organizzata da Fita Veneto, in collaborazione con Regione, Comune di Vicenza, Il Giornale di Vicenza e Confartigianato provinciale e con il patrocinio di Provincia e Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. Con lo spettacolo "Il trigamo" di Piero Chiara, per la regia di Maria Grazia Bettini, la formazione lombarda ha avuto la meglio, al rush finale, sulla salernitana Avalon Teatro, con "Le voci di dentro" di Eduardo De Filippo, regia di Gerry Petrosino, e sui trevigiani Amici del Teatro Roncade, con "Otto donne" di Robert Thomas, per la regia di Alberto Moscatelli.

Grande soddisfazione, naturalmente, in casa Campogalliani, alla quarta vittoria al Festival, dopo i successi ottenuti nel 2002, 2003 e 2013. Per lei, ora, si aprono anche le porte dell’Olimpico, gioiello palladiano e teatro coperto più antico al mondo, sul cui palcoscenico potrà esibirsi, sabato 27 maggio, grazie al Premio "Faber Teatro", messo in palio da Confartigianato Vicenza.

Questi gli altri riconoscimenti assegnati: migliore regia, Alberto Moscatelli (Amici del Teatro Roncade); attore, Gigi Mardegan (Il Satiro - Treviso); attrice, Sara Tomasucci (La Piccola Ribalta - Pesaro); attore caratterista, Salvatore Illegittimo (Avalon); attrici caratteriste, Francesca Campogalliani, Loredana Sartorello e Gabriella Pezzoli (Campogalliani); giovane, Chiara Becchimanzi (Luna Nova - Latina); allestimento, Amici del Teatro Roncade; gradimento del pubblico, Il Satiro di Treviso per "La locomotiva" di Roberto Cuppone.

Nel concorso di critica "La Scuola e il Teatro", riservato agli studenti delle scuole superiori, "en plein" del Liceo scientifico "Quadri" di Vicenza: vittoria di Chiara Caucchiolo della IV ESC, seguita da Leonardo Rossi della V CSA e da Annalisa Righele della II FSA. Infine, Premio "Renato Salvato" all’impegno per il teatro ad Annalisa Carrara, direttrice artistica del Civico di Schio.

Dopo le premiazioni, La Bottega dei RebArdò di Roma si è esibita nello spettacolo "Ben Hur" di Gianni Clementi, per la regia di Enzo Ardone, sul palco con Monica Biagini e Sandro Calabrese. Lunghi applausi del pubblico per un lavoro che sa disegnare, con ironia e acutezza, le contraddizioni della nostra società.

Condotta con simpatia dalla giornalista Elisa Santucci, la serata è stata aperta dalla lettura di alcuni passaggi del messaggio dell’attrice Isabelle Huppert, testimonial della 55ª Giornata Mondiale del Teatro, fissata per il 27 marzo, cui anche Fita Veneto ha aderito. Numerose le autorità presenti alle premiazioni, tra cui il consigliere Gianpaolo Giacon, in rappresentanza del Comune di Vicenza, il consigliere delegato alla Cultura della Provincia di Vicenza Francesco Enrico Gonzo, il presidente dell’Istituto culturale "Rezzara" di Vicenza Luciano Righi, il presidente della Cofas - Filodrammatiche trentine Gino Tarter, il consulente artistico di Fita Veneto Luigi Lunari, il presidente del Cesar - Centro sviluppo artigianato di Vicenza Martino Pesavento e il presidente di Confartigianato Vicenza Agostino Bonomo. Soddisfazione per gli ottimi risultati di questa edizione della Maschera d’Oro sono stati espressi anche da Mauro Dalla Villa, presidente Fita Veneto, e dal presidente del Festival, nonché vicepresidente della Fita nazionale, Aldo Zordan, che ha lanciato l’edizione numero 30 della kermesse, in programma nel 2018: «Siamo già al lavoro - ha dichiarato - per preparare un’edizione assolutamente da ricordare. Qualche anticipazione? Di sicuro uno spazio speciale avranno il pubblico e i giovani».

Il Giornale di Vicenza
sabato 11 febbraio 2017
Il Giornale di Vicenza


 

11 febbraio 2017

MASCHERA D’ORO. Stasera al San Marco al concorso degli amatoriali la Campogalliani di Mantova propone “Il trigamo”

Pubbliche virtù e vizi privati
nella piccola società di provincia

Una scena de “Il trigamo” con l’Accademia Campogalliani di Mantova Una scena de “Il trigamo” con l’Accademia Campogalliani di Mantova

Intrigante e spassosa commedia che lo scrittore Piero Chiara trasse da un suo racconto. Tre sorelle e l’ingombrante memoria del padre


VICENZA

Dopo il sold-out traboccante di applausi della scorsa settimana, tutto pronto per la seconda serata del 29º Festival nazionale “Maschera d’Oro”, che oggi alle 21 vedrà approdare al Teatro San Marco uno dei supercampioni della manifestazione promossa da F.i.t.a. Veneto / Federazione italiana teatro amatori, in collaborazione con Regione Veneto, Comune, Il Giornale di Vicenza e Conartigianato provinciale.
Asalire sul palcoscenico sarà l’Accademia Teatrale “Francesco Campogalliani” di Mantova, storica formazione lombarda che nel 2016 ha festeggiato i propri 70 anni di attività e che al festival ha già vinto tre volte (l’ultima nel 2013 con “Pigmalione” di George Bernard Shaw), attesa alla kermesse con una celebre, intrigante e spassosissima commedia di Piero Chiara: “Il trigmo”, piece che lo scrittore di Luino trasse dal proprio romanzo “Laspartizione”, reso celebre nche dal film di Alberto Lattuada “Venga a prendere un caffè da noi”, con Ugo Tognazzi
Diretta da Maria Grazia Bettini, la commedia riprende l”andamento narrativo del romanzo di Chiara, seguendo passo passo, nell’atmosfera ovattata di una cittadina di provincia, le grandi manovre messe in atto da Emerenziano Paronzini, invalido di guerra e impiegato del Ministero della Finanze, per trovare la migliore delle sistemazioni nella ricca dimora di tre sorelle nubili: Fortunata, Tarsilla e Camilla Tettamanzi.
Bruttine e stagionate, pur ciascuna con una propria “bellezza”, le tre donne vivono nell’ingombrante memoria del padre procuratore, dedito a inquietanti esperimenti botanici.
Specchio perfetto della piccola società di provincia, le tre trascorrono i giorni (e le interminabili notti) strette tra pubbliche virtù e vizi privati, effettivamente compiuti o solo sognati, finché nella loro vita non si insinua all’improvviso, l’impomatato e affettato seduttore Paronzini, gallo in pollaio del quale arriva ben presto ad avere il controllo assoluto.
Sposatosi con una delle tre, l’uomo creerà un pruriginoso “mènage a quatre”, sotto lo sguardo scandalizzato della vecchia domestica Teresa.
Ma ecco capitare qualcosa di assolutamente imprevisto... Sul palcoscenico la “Campogalliani” schiera Adolfo Vaini, Francesca Campogalliani, Loredana Sartorello, Gabriella Pezzoli, Diego Fusari, Roberto Bonfiglio, Michele Romualdi, Sergio Negri, Giancarlo Braglia, Daniele Pizzoli.
Costumi di Francesca Campogallini e Diego Fusari, scene di Daniele Pizzoli realizzate da Enzo Busoli, disegni originali di Nani Tedeschi, luci di Giorgio Codognola.
L’Accademia mantovana deve il proprio nome a Francesco Campogalliani,celebre burattinaio discendente da una famiglia di artisti. A fondare la compagnia nel 1946 fu suo nipote Ettore,famoso musicista e insegnante di canto lirico.
Dal 1953 la compagnia ha sede nel Teatrino di Palazzo d’Arco nel cuore di Mantova, divenuto vivace centro di cultura, spettacolo e formazione. In oltre settant’anni di attività, la compagnia ha toccato i più diversi generi teatrali, ma con una spiccata predilezione per i classici.
Informazioni su www.fita-veneto.org; botteghino del San Marco aperto dalle 19 di stasera (tel. 0444 921560). Il festival è patrocinato dal Provincia e Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.

TVIWEB
lunedì 6 febbraio 2017

TVIWEB


CULTURA - EVENTI
| 6 Febbraio 2017 - 11.57

VICENZA – XXIX Maschera d’Oro, l’accademia “Campogalliani” in scena con i “Il Trigamo” di Chiara



VICENZA – Risate e pruriti di provincia di scena sabato 11 febbraio alle 21, al Teatro San Marco di Vicenza, per la seconda serata del 29º Festival nazionale “Maschera d’Oro”, promosso da F.i.t.a. Veneto / Federazione italiana teatro amatori, in collaborazione con Regione del Veneto, Comune, Il Giornale di Vicenza e Confartigianato provinciale. L’appuntamento è con la storica Accademia Teatrale “Francesco Campogalliani” di Mantova, attiva dal 1946 e diretta da Maria Grazia Bettini ne “Il trigamo”, divertente commedia di Piero Chiara ispirata al suo romanzo “La spartizione”, reso celebre anche dal film di Alberto Lattuada “Venga a prendere il caffè da noi”, con Ugo Tognazzi.

La trama. In una tipica città di provincia, impegnata a mostrare le proprie virtù pubbliche ma per nulla esente da vizi privati, vivono le sorelle Fortunata, Tarsilla e Camilla Tettamanzi, più che mature, tutt’altro che attraenti ma decisamente benestanti. Emerenziano Paronzini, invalido di guerra e impiegato al Ministero delle Finanze, riesce a farsi sposare da una delle tre e a sedurre le altre, dando il via ad un ménage allargato sotto lo sguardo di riprovazione della domestica Teresa. Ma un evento darà al tutto una svolta imprevista.

Sul palcoscenico la “Campogalliani” schiera Adolfo Vaini, Francesca Campogalliani, Loredana Sartorello, Gabriella Pezzoli, Diego Fusari, Roberta Bonfiglio, Michele Romualdi, Sergio Negri, Giancarlo Braglia, Daniele Pizzoli.
Biglietti in prevendita nella sede di Fita Veneto, in stradella delle Barche 7 a Vicenza (tel. 0444 324907, al mattino, dal lunedì al venerdì) a 10 euro (8.50 i ridotti). Botteghino del San Marco aperto dalle 19 la sera dello spettacolo (tel. 0444 921560). Il festival è patrocinato da Provincia e Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. Informazioni su www.fitaveneto.org.